Nuova Virtus, Izzo: «Grande impresa a Pomezia, ma c’è tanto da fare»
Un’impresa da altri tempi. La Nuova Virtus ha sbancato il campo del Città di Pomezia con un incredibile 3-2 strappato chiudendo la partita in otto (contro i dieci giocatori avversari). «Abbiamo giocato un primo tempo semplicemente spettacolare – dice l’esterno classe 1995 Alessandro Izzo, per l’occasione schierato nell’atipico tridente d’attacco assieme a Simonetti e Alessio Sciamanna – dominando in lungo e in largo la partita e meritando di essere anche oltre il 3-1 dell’intervallo». I gol degli stessi Simonetti e Izzo, inframmezzati dalla rete di Matrullo e dal gol del momentaneo 1-2 locale, hanno caratterizzato l’ottimo primo tempo della squadra marinese. «Nel finale di frazione, però, l’arbitro ha assegnato un calcio di rigore al Città di Pomezia decidendo anche di espellere il nostro portiere Della Luna e a quel punto la gara si è fatta in salita. Nella ripresa abbiamo perso per cartellini rossi anche Fanasca e Tabacchi, ma la squadra ha retto benissimo l’urto degli avversari (che prima di questa gara occupava il quarto posto del girone F di Prima categoria, ndr) e con un pizzico di fortuna ha conquistato una vittoria meritatissima nel complesso». La Nuova Virtus ha cambiato decisamente pelle da un mese a questa parte. «La società ha inserito nell’organico diversi nuovi elementi che hanno alzato la qualità media di questo gruppo – rimarca Izzo – Ci è voluta qualche settimana per trovare la giusta amalgama, ma ora siamo sulla strada giusta e non vogliamo fermarci». Anche se le posizioni di vertice rimangono abbastanza lontane per i ragazzi di mister Santamaita. «In questo momento è inutile pensare a obiettivi di classifica – spiega Izzo -, dobbiamo solo scendere in campo dando il massimo e consci che c’è tanto lavoro da fare». Con questo spirito la Nuova Virtus aprirà l’anno calcistico “casalingo”: accadrà domenica prossima al Ferraris di Santa Maria delle Mole contro la Nuova Castelli Romani del fresco ex Colli. «Personalmente so poco dei prossimi avversari, ma dobbiamo far tornare a pesare il fattore campo se vogliamo recuperare terreno».