Albalonga, Micaloni: «Col Trastevere una vittoria frutto della forza di gruppo»
Ufficio Stampa Albalonga calcio
Il pesante rovescio di Sassari (2-6 con la Torres) aveva lasciato qualche scoria sul morale e sulla convinzione dell’Albalonga. Ma la squadra di mister Cristiano Gagliarducci, pur priva di Corsetti e (già dopo metà primo tempo) di Pintori, ha conquistato un successo pesante sul Trastevere grazie al decisivo gol di Cruz poco prima dell’intervallo. A parlare del match è il difensore classe 1996 Francesco Micaloni, uno dei più positivi in questa stagione che ha segnato il ritorno del club del presidente Bruno Camerini nel massimo campionato dilettante. «Volevamo fortemente riscattare la sconfitta di Sassari e quella precedente in casa col Flaminia. Siamo scesi in campo con grande determinazione nonostante le condizioni meteorologiche complicate (pioggia e vento, anche se il fondo del Pio XII ha tenuto benissimo, ndr) e nel secondo tempo, dopo aver trovato il vantaggio, ci siamo compattati ancor di più per mantenere questo importante risultato. Una vittoria fortemente voluta da tutto il gruppo: da qui a fine stagione dobbiamo cercare di fare il massimo». Micaloni, cresciuto nelle giovanili del San Lorenzo e al secondo anno di Albalonga, sta trovando un buono spazio. «Un paio d’anni fa sinceramente non avrei mai immaginato di poter collezionare 16 presenze in serie D – sorride il giovane difensore – Ho avuto una flessione a dicembre e in quel periodo ho giocato un po’ meno, ma devo ringraziare la società e il mister per la fiducia che mi stanno dando. Il rapporto con Gagliarducci? Quello normale tra allenatore e giocatore, credo che il mister stia dimostrando da qualche anno il suo valore». Nel prossimo turno l’Albalonga si troverà di fronte a una sorta di bivio qualora voglia ancora cavalcare una speranza in ottica play off. «Andiamo a giocare a Nuoro – ricorda Micaloni – contro una squadra che all’andata dimostrò di essere molto solida e organizzata e dove tra l’altro gioca il mio amico Federico Alonzi (attaccante nato nel 1996 come lui, ndr). Le trasferte in Sardegna, poi, sono sempre più complicate anche a causa del viaggio, ma noi cercheremo di fare una buona figura».