Doppia sberla del Frosinone, ora via al rush finale!
di Marco PICCINELLI | © foto di Antonio FRAIOLI
Prima della partita casalinga contro l’Udinese avevamo deciso di titolare così l’articolo a riguardo: Frosinone: invertire la rotta (prima di subito).
E l’inversione, c’è stata, anzi!
Si potrebbe dire, in un certo qual modo, che i ciociari hanno finalmente sfoderato la grinta che erano riusciti a far emergere solo occasionalmente o, in ogni caso, in determinate occasioni, anche contro le big del campionato. La prestazione casalinga contro la Juventus, ad esempio, è un chiaro esempio: Stellone non poteva certo pensare di fare risultato contro i bianconeri, né di resistere alla squadra-schiacciasassi di Allegri, pur tuttavia prima del crollo ad un pugno di minuti dalla fine, sembrava che al Matusa le due squadre si stessero avviando verso un pareggio a reti bianche che avrebbe ovviamente favorito i ciociari.
Il Frosinone che scende in campo contro l’Udinese è una di quelle squadre che ha capito che può farcela, che il colpo di reni deve essere potente tanto quanto la voglia di rimanere in Serie A. O, per dirla con le parole di Blanchard (che la prossima settimana salterà lo scontro diretto degli scontri diretti contro il Carpi) in zona mista a fine partita: «affrontiamo i nostri avversari domenica dopo domenica sperando di riuscire a tenere questa categoria, che tanto ci siamo sudati».
Kragl, Daniel Ciofani, Dionisi, Gori, Frara: nella giornata di ieri (6/3/16 nda) sono stati tutti praticamente perfetti e il bomber con la maglia numero 9 ha superato un certo Mattia Destro nella classifica marcatori, provando ad arrivare alla cifra tonda, il suo sogno per questa stagione.
E’ impossibile, in ogni caso, dare torto al pilastro – ormai – della difesa ciociara: gli uomini di Stellone sono cresciuti molto dalla prima partita disputata nella massima serie del calcio italiano e non importa che, per il momento, le partite fuori casa sono una vera iattura, tra le mura del Matusa i canarini sembrano quasi un’altra squadra. Mutano pelle e danno vita a prestazioni brillanti come quella della giornata di ieri, così come ha affermato mister Stellone ai microfoni di Sky Sport: «Noi abbiamo costruito le nostre due promozioni tra le mura amiche e anche quest’anno stiamo costruendo qualcosa di imporante nel nostro Stadio, anche oltre le nostre aspettative».
Parafrasando la celebre parola d’ordine imposta dal Marchese del Grillo (mentre aveva ricevuto l’incarico dal Papa di difendere il Quirinale), così come, in un certo qual modo, ha fatto l’amico e collega Fabio Belli nel suo tanto mesto quanto brillante articolo sui biancocelesti: «il Frosinone, al Matusa, sempre zompa!» (e chi zompa allegramente bene campa).
Ed è trascurabile, ancora, il fatto che al momento la squadra detenga il pesantissimo fardello del maggior numero di reti subite in campionato, stavolta le possibilità della salvezza ci sono: «Tre punti davvero importanti – ha dichiarato Stellone – per il morale e per la classifica, dato che accorciamo sul Palermo e sull’Udinese»,
Il Palermo, infatti, è a due passi, anzi, ad un punto: e non è una metafora né una piaggeria.
E neanche una pallina di zucchero prima della pillola amara, parafrasando la Gerusalemme Liberata del Tasso:
Così a l’egro fanciul porgiamo aspersi
di soavi licor gli orli del vaso:
succhi amari ingannato intanto ei beve,
e da l’inganno suo vita riceve.
Non c’è nessun inganno, ma contro il Carpi servirà lo stesso Frosinone che ha sconfitto l’Empoli.
I biancorossi hanno dato prova, anche loro, di saper giocare un buon calcio e di essere pronti a lottare per la salvezza. Anzi, in un certo momento del campionato si sarebbe scommesso più sulla salvezza degli emiliani che dei ciociari, tanto la squadra di Stellone s’era avviluppata in una spirale di risultati negativi.
La situazione, i rapporti di forza nella parte bassa della classifica, sono mutati.