VJS Velletri, parla il DS Bernardi: «Tanti fattori per questo epilogo, ma la VJS si rialzerà»
di Ufficio Stampa
Dopo la retrocessione in Prima Categoria arrivata con la sconfitta ai Play Out sul campo del Pro Roma, è il tempo della riflessione. Mauro Bernardi, direttore sportivo della V.J.S. Velletri dal dicembre scorso, si è assunto le sue responsabilità senza tuttavia mancare di fare alcune considerazioni sulle difficoltà incontrate dal club rossonero e sull’andamento in campionato dei veliterni. “La retrocessione naturalmente mi amareggia tantissimo – ha dichiarato il ds – ma non deve essere un punto di arrivo, bensì un punto di partenza. Questo campionato è stato strano e difficile, ma la vera svolta in negativo c’è stata quando si sono infortunati tutti e due i centrali difensivi, Bonanni e Pestozzi, che si vanno ad unire all’infortunio del portiere Rovitelli, e alle precarie condizioni di tanti altri giocatori come Martellacci che ha giocato con un ginocchio dolorante tutta la parte finale della stagione. Se poi pensiamo che domenica abbiamo schierato una formazione con sette – otto under e dopo neanche cinque minuti Giorgi si è fatto male …”. Il direttore sportivo veliterno, comunque, non fa della situazione della rosa un alibi per la sconfitta del “Vittiglio” ma analizza i risultati ottenuti spendendo parole di elogio per il tecnico Paolo D’Este: “Io penso che a queste condizioni il mister abbia fatto più del possibile, non gli si può rimproverare proprio niente. Siamo rimasti in corsa fino alla fine dopo che eravamo spacciati e non c’era nemmeno un calciatore in rosa, a dicembre. Anche domenica nonostante le tante defezioni, con tre titolari squalificati, e gli under fuori ruolo schierati eravamo riusciti a rimettere in parità la gara. Certo, salvarsi sarebbe stato il coronamento di un’impresa, ma considerando che siamo arrivati il 13 dicembre e abbiamo avuto solo quattro giorni per fare il mercato chiudere a 36 punti, appena 2 lunghezze sotto la zona salvezza diretta, è stato davvero frutto di un grande lavoro. Quello che è successo all’Alberone, che nelle ultime tre giornate ha affrontato due scontri diretti, ha in parte modificato i destini della lotta salvezza: noi abbiamo sbagliato la partita con lo Sporting Genzano, ma se l’Alberone fosse stato in corsa contro Borgo Podgora e Vivace Grottaferrata sono certo che le carte si sarebbero rimischiate ulteriormente”. Una menzione particolare il ds la fa anche nei confronti di Paolo Barbetta, che a dicembre ha preso in mano le redini della V.J.S. Velletri sostenendo economicamente la situazione: “Paolo Barbetta è stato di parola, si è preso l’impegno di salvare una società che era destinata inequivocabilmente al fallimento, con uno stato di cose catastrofico sia dal punto di vista economico che tecnico, e ha mantenuto gli impegni economici con la prima squadra consentendo alla V.J.S. Velletri di non sparire. Questo credo sia importante, se la società è ancora in piedi il merito è tutto suo. Abbiamo preso degli impegni con la città e con i bambini, e abbiamo cercato di ricreare un ambiente stimolante e genuino per i nostri tesserati, ambiente che si stava sfaldando e che era finito al centro di chiacchiere e dicerie”. “I primi guai – dichiara Bernardi – sono iniziati con la Juniores: non appena sono arrivato a Velletri, vista la situazione economica disastrosa, ho compreso che l’unica cosa da fare era salvare tutte le categorie presenti, senza pretese di vincere campionati, ma molti ragazzi e dirigenti della Juniores non hanno creduto in questo progetto né in noi e ci hanno abbandonato. Da qui si è innescata una reazione a catena, con giocatori costretti a “salire di categorie” lasciando la propria squadra, cosa che ha reso più difficile il cammino di tutte le categorie dell’Agonistica e della stessa Promozione”. Al di là dell’epilogo sfortunato del campionato, è insita in tutti gli addetti ai lavori la voglia di riemergere in fretta, anche se Bernardi non nasconde le condizioni ambientali difficili che ci sono a Velletri dal punto di vista delle strutture: “Spesso il nostro campo ci è nemico: il “Giovanni Scavo B”, in sintetico, per esempio, ha provocato ben sette infortuni tra le fila degli Allievi Regionali, senza parlare del “Giovanni Scavo A” che è ai limiti della praticabilità e sul quale è difficile giocare a calcio. Questa estate dovrebbero arrivare i lavori, la situazione non può che migliorare”. Il direttore sportivo Mauro Bernardi assicura che “si farà il possibile per tornare in Promozione subito”, ma vede suo malgrado confermata la convinzione che “tutte queste società, in uno spazio così ristretto dal punto di vista delle strutture e con tante divisioni, sono destinate a sparire. Ad oggi Velletri ha tre prime categorie, è inammissibile per una città di 60.000 abitanti, ma se continueremo ad essere divisi tra diatribe e incomprensioni non si potrà mai fare qualcosa di grande e ambizioso. Tutto questo fa solo male al calcio, alla città e ai giovani che giocano a pallone”. Nell’attesa che si definisca finalmente l’assetto societario e si possa programmare la stagione 2016-2017, il dirigente rossonero esprime poi un ringraziamento a chi lo ha accompagnato in questa stagione: “Voglio fare un ringraziamento a tutti quelli che mi sono stati vicini, dalla segretaria Valentina a tutti i dirigenti che si sono prodigati affinchè questa società non sparisse e continuasse a portare avanti la sua storia e il suo nome. Il direttore della V.J.S. Velletri non è il salvatore della patria, viste anche le condizioni difficili in cui era la società, purtroppo per molto tempo non si è lavorato in un certo modo e io mi sono trovato tantissimi problemi nel mio ufficio. Ma nonostante tutto voglio dire ‘grazie’ a chi mi ha sostenuto e si è speso per questi colori”.