Approfondimenti: nel cuore del calcio inglese, viaggio del football d’oltre manica
di Lorenzo Petrucci
Londra la capitale del calcio. Una città che per chi ama il calcio deve visitare almeno una volta nella vita. A Londra, come in tutta l’Inghilterra, il calcio, o meglio il “football”, è diverso da quello che si conosce in Italia e in gran parte d’Europa. Non che oltre manica sia vissuto in maniera meno accesa, tutt’altro, ma il clima, la passione, l’atmosfera e tutto ciò che circonda questo mondo è diverso.
In ogni quartiere più o meno c’è almeno una squadra dilettantistica e si crede, si tifa e si piange per questa, con un senso di appartenenza che spesso va anche oltre il semplice tifo. Si è tifosi di una squadra per classe sociale, religione e ideali. Club nati per puro caso, per scherzi del destino e trovatosi a giocare in campi che una volta erano addirittura discariche o terreni di vecchie Chiese. Il fatto che nella capitale inglese siano presenti tredici squadre professionistiche la rendono una specie di “La Mecca” per chi vive quotidianamente questo sport.
Dalla Premier League, alla Championship fino alle No League il calcio in Inghilterra non perde di interesse, anzi è proprio nelle serie inferiori che si vive con più passione, squadre di quartiere con propri stadi, tifosi proprietari del club e giocatori che la domenica scendono in campo ma durante la settimana svolgono altri lavori. Dalla prima in classifica della premier League all’ultima serie può accadere di tutto, può succedere che nella FA Cup (la coppa nazionale più antica al Mondo) una squadra di quinta divisione batta una di prima o che nascano miti e vere e proprie leggende a riguardo di una sola partita, di un giocatore o di una squadra.
140 leghe, 480 divisioni e circa 7000 club iscritti, numeri impressionanti per il calcio inglese con estimatori in tutto il mondo, in un’atmosfera del genere è impossibile non sognare, non amare Londra e il calcio d’oltremanica.
L’ordine e la regolarità permettono vivere il calcio in maniera precisa e rispettosa, si può entrare tranquillamente allo stadio 5′ minuti prima dell’inizio della partita con file veloci che in men che non si dica si esauriscono, tifoserie fuori dallo stadio una vicino all’altra per poi dividersi solo al fischio della partita e tifare in modo posato e mai sopra le righe la propria squadra. Bambini e famiglie allo stadio in un clima da gita al parco il sabato e la domenica pomeriggio con sciarpe e cappellini per una festa dello sport che deve sempre essere così.
Recarsi alla partita con qualsiasi mezzo: metro, bus è facile e in macchina non è così un incubo come spesso accade ai nostri stadi. Impianti nuovi e all’avanguardia, con lo stadio che “vive” sette giorni su sette e non solo il giorno della partita, con introiti molto alti per le società di appartenenza. Assistere dal vivo a una delle principali partite del week end, quella tra Tottenham e i campioni in carica del Leicester di Claudio Ranieri è uno spettacolo per gli occhi, se il risultato finale ha detto uno a uno (gol di Jansen per gli spurs e pareggio di Musa delle foxes) per altri aspetti hanno vinto entrambe le squadre perché hanno dato vita a una gara davvero bella e dimostrato con questo spettacolo il perché la Premier League attualmente è il più bel campionato del Mondo. Questo clima è ideale per il calcio ed è questo di cui il calcio deve vivere perché “This is football”.