Pochesci e il caso Panichelli: “Noi a Torbellamonaca ingannati dopo tanti sacrifici”
L’argomento della gestione degli impianti sportivi nella capitale è sempre scottante. Le pagine del Nuovo Corriere Laziale hanno narrato svariate vicende con approfondite inchieste. Dal Testaccio al Tre Fontane, solo per fare due esempi. In questo numero ci si occupa del centro sportivo ‘Panichelli’ in quel di Torbellamonaca. La scorsa estate la struttura fece da splendida cornice al torneo ‘Unicusano’ con migliaia di spettatori sugli spalti e una miriade di ragazzini gioiosi ad inseguire un pallone. L’impianto, nato una seconda volta dopo rilevanti interventi portati a termine dall’alba del XXI secolo, rischia ora di scivolare in un silenzioso vuoto tra nodi burocratici e possibili speculazioni. In tal caso a farne le spese sarebbero i bambini del quartiere romano con un’unica e genuina passione nella mente: il calcio.
Sandro Pochesci, attuale allenatore dell’Unicusano Fondi e costantemente vicino alle vicende sportive e sociali di Torbellamonaca, spiega l’attuale situazione:
“Frequento il ‘Panichelli’ dal 1999. All’epoca ero l’allenatore del Torbellamonaca. Con il Presidente Alessandro Lupi, Cicchetti e Martella vincemmo il Campionato di Promozione. Il campo era in pozzolana ed il resto della struttura fatiscente. La proprietà della struttura era stata affidata alla locale borgata per consentire alle parrocchie di far giocare i ragazzi del posto. Il sottoscritto e Federico Giumento abbiamo preso in gestione il complesso, con un regolare contratto dal 2008 al 2018, svolgendo negli anni molti lavori di ristrutturazione. Basti pensare alla tribuna ed al sistema del manto in erba sintetica di ultima generazione, oltre alla realizzazione di due campi da calcetto, di un bar, di un parcheggio, di una zona dedicata ai più piccoli e di una nuova segreteria. Nel corso del tempo il signor Lupi, con la sua società A.S.D Torbellamonaca s.r.l., si è appropriato dell’impianto donato in origine al quartiere ripeto. Attraverso il ricorso all’usucapione, procedura che può essere attuata se la struttura viene abbandonata. Noi invece abbiamo migliorato nettamente il centro spendendo non pochi soldi. Circa un milione e mezzo di euro in dieci anni offrendo l’opportunità, grazie all’intervento dell’Università Niccolò Cusano, a tanti giovani di svolgere attività di scuola calcio gratuita. Senza dimenticare le opere di beneficenza eseguite da persone come Remo Cicchetti, come il signor Trombetta e Carlo Panichelli. Due anni or sono invece il signor Lupi ha richiesto l’annullamento del contratto decennale per svolgere alcuni lavori di modifica e ampliamento del complesso, come la costruzione di un ristorante, di piscine e di un parcheggio sotterraneo. Noi accettammo la proposta. In questo periodo però il signor Lupi, che oggi sta chiedendo due milione e mezzo per la vendita, non ha portato a termine nessuna delle operazioni annunciate. Oggi troviamo una struttura abbandonata dove c’è la squadra dello Sporting Torbellamonaca che si allena. Inoltre il campo viene affittato ad una compagine di Eccellenza, ovvero il Montecelio, e ad un’altra formazione di Seconda Categoria. In più ci sono 19 bambini della scuola calcio. Molto probabilmente la persona nominata in precedenza sta cercando in tutti i modi di costruire un parcheggio o magari un palazzo. Insomma, sempre le solite speculazioni. Ci sentiamo quindi ingannati dopo innumerevoli sacrifici per porre in essere un impianto sportivo all’avanguardia per i giovani del luogo. Adesso i 300 bambini del nostro vivaio sono ospiti della Roma VIII, pagando un canone mensile, allo stadio centrale sito in Via di Torbellamonaca. Questa è una vergogna”.
Significative anche le parole di Federico Giumento, nato e cresciuto nella borgata capitolina:
“Il terreno venne donato nel 1970 al dottor Perticaroli. Insieme a Nieo Pietro, Mengarelli Angelo ed alle famiglie Galasso e Panichelli si riuscì a realizzare un campo di calcio a 11. Negli anni 1975-76 subentrò Alessandro Lupi che divenne Presidente e pian piano divenne il solo a gestire l’impianto tramite l’usucapione. Fondamentale si rivelò l’aiuto delle famiglie Cecchetti, Martucci e Trombetta che realizzarono un recinzione, una tribuna in cemento e nuovi spogliatoi sotto il campo. Nel 2008 siamo subentrati io ed il mister Pochesci. Trovammo una situazione critica con solo 20 bambini attivi. Nel tempo abbiamo ridato vita al calcio di Torbellamonaca. Ora lo stesso Lupi, attraverso un vero e proprio sfratto esecutivo, vuole escluderci dalla gestione del centro sportivo. Con i suoi collaboratori Bragetti e Testa, sempre disposti ad ogni sacrificio, Lupi non ha eseguito nessun lavoro di ammodernamento mandando a rotoli un vivaio florido e numeroso. Pertanto chiediamo un passo indietro per lasciare la struttura a chi, come noi, vuole gestirla con obiettivi seri. E’ giunta l’ora di lasciare il posto per il bene della borgata di Torbellamonaca. Sono pronti 800.000 per i lavori di ristrutturazione. C’è bisogno di un nuovo campo in erba sintetica e non solo”.
Una storica foto del Torbellamonaca al ‘Panichelli’ nel 1979
Alessandro Iacobelli