Eccellenza, l’intervista al mister in seconda dell’Aprilia, Iacobucci

Eccellenza, l’intervista al mister in seconda dell’Aprilia, Iacobucci

Il merito della grande annata fin qui disputata dalla F.C. Aprilia va ripartito tra tutte le componenti, dai giocatori allo staff tecnico.




I primi perché sono i reali protagonisti ed artefici del destino della squadra, i secondi perché hanno dimostrato di saper guidare una compagine giovane ed ambiziosa ai piani alti della classifica.

E anche sul campo. Questo aspetto, in particolare, riguarda mister Mauro Venturi ed il suo vice, mister Marco Iacobucci. Quest’ultimo, alla prima esperienza con una prima squadra, ha dimostrato di essere decisamente all’altezza del compito, e di essere un collaboratore prezioso per mister Venturi.

Alla vigilia delle gare decisive di questo campionato abbiamo raccolto le impressioni di mister Iacobucci su questa sua avventura apriliana.




Mister Iacobucci, la sua esperienza di tecnico finora si era concentrata nel Settore Giovanile. Come è stato per lei il salto in una prima squadra?

L’Aprilia ha allestito una squadra molto giovane, questo ha favorito il mio adattamento alla nuova realtà. Con i giocatori più esperti, comunque, si è instaurato da subito un ottimo rapporto. Sin dal primo giorno di ritiro si è creato un rapporto basato sul rispetto reciproco, nonostante in certe occasioni la figura dell’allenatore in seconda non venga considerata come quella del mister incaricato. Invece tutti i ragazzi hanno mostrato grande maturità e rispetto nei miei confronti.

A livello di staff tecnico i rapporti sono sembrati ottimali sin da subito. Come si è trovato con questa squadra di lavoro?

Si è creato già dal primo giorno un ottimo rapporto. Ci siamo sempre confrontati tra di noi per riuscire a trovare la strada giusta per raggiungere l’obiettivo. Abbiamo remato sempre nella stessa direzione, c’è grande collaborazione ed unione tra tutti i componenti dello staff tecnico. Quest’anno credo di essere stato molto fortunato, sicuramente lo ricorderò come uno dei più belli della mia carriera. Il rapporto che si è instaurato con società, staff e giocatori è stato davvero eccezionale.

L’obiettivo del secondo posto si è materializzato con il passare delle partite. Qual è stato il suo contributo nel guidare la squadra ad acquisire la mentalità giusta per raggiungere questo traguardo?

Abbiamo fatto un gran lavoro, oltre che dal punto di vista tattico, anche sotto il profilo mentale. Ai giovani abbiamo fatto capire che hanno grandi doti e che serviva più consapevolezza dei propri mezzi. Alcuni venivano dalla Serie D, quindi avevano già una buona dose di esperienza. Poi, una volta creata l’unione nello spogliatoio, la marcia innestata è stata quella giusta. Eravamo una squadra quasi completamente nuova, il lavoro mentale era il punto fondamentale su cui lavorare all’inizio.




Un inizio, però, che è stato problematico, viste le prime due sconfitte. Lei pensa che già allora la squadra avrebbe meritato di ottenere di più?

Le difficoltà delle prime giornate stavano nel fatto che la squadra non è stata assemblata già dal primo giorno di ritiro, c’era bisogno di un po’ di tempo per creare i giusti meccanismi. Ma sono convinto che sia mancato solo il risultato in quelle due gare. A livello di prestazione avevamo già dimostrato di poter fare qualcosa di importante, ma siamo stati puniti da degli episodi.

Negli scontri diretti del girone di andata la squadra ha fatto parecchia fatica, mentre nella seconda parte di stagione la tendenza è decisamente cambiata. Secondo lei quando è arrivata questa svolta?

Dobbiamo ammettere che c’è stato un cambiamento sostanziale tra le gare di andata e quelle affrontate nel girone di ritorno, parlando soprattutto di scontri diretti. La squadra è migliorata tatticamente e mentalmente, questo ha fatto la differenza. Prendendo come esempio il doppio confronto con la Vis Artena, all’andata ci mancavano almeno quattro elementi importanti, eravamo scesi in campo con quasi tutti “under”. Quelli che abbiamo in rosa sono validissimi, su questo non ci sono dubbi, però avevano ancora bisogno dell’apporto dei più esperti in quella prima fase della stagione. Verso la fine del girone di andata, poi, qualcosa è scattato. Tutti hanno preso maggiore consapevolezza e la striscia positiva che abbiamo aperto in quel periodo è lì a dimostrarlo. Abbiamo iniziato dal quel momento a raccogliere i frutti del lavoro fatto a partire dallo scorso agosto.




Mancano quattro gare alla fine del campionato e le avversarie da affrontare saranno tutte molto agguerrite. L’Aprilia è pronta secondo lei?

Si, siamo pronti ad affrontare al meglio questi impegni. Abbiamo fatto un piccolo passo falso a Morolo, ma è il primo dopo molto tempo. Abbiamo commesso degli errori di finalizzazione, ma non per questo siamo meno convinti delle nostre qualità. Siamo ancora in corsa, vogliamo arrivare al secondo posto e le ultime quattro prestazioni dimostreranno che la squadra ha la giusta solidità mentale e tecnica per raggiungere questo importante obiettivo.

Massimo Pacetti – Addetto Stampa F.C. Aprilia




Redazione

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