La Rugby Roma under 18 batte in finale il IV Circolo beneventano 65 a 7 e vola in Elite
Alla presenza del Presidente del Comitato regionale Antonio Luisi e del vice Presidente Emanuela Sessa, hanno alzato la coppa al cielo e sono entrati nella storia. I ragazzi di Eugenio “Thank” D’Auria sapientemente coadiuvati da Alessandro Cioni e dal preparatore atleti Marco Paiella ce l’hanno fatta. E alla grande, con un sonoro 65 a 7 sui pari età del IV Circolo beneventano in una partita senza storia.
Ma nella storia questi ragazzi, però, ci sono entrati sul serio e non solo in quella della Rugby Roma Olimpic club 1930 che di storia alle spalle ne ha decisamente tanta (5 scudetti, 2 coppe Italia, partecipazioni a coppe europee, fucina di nazionali italiani e club in cui hanno giocato miti mondiali del rugby poi allenatori di nazionali che hanno vinto i mondiali come l’Inghilterra). Si entrano a buon diritto nella storia del rugby juniores e sono i numeri a parlare per loro: 975 punti fatti e solo 152 subiti pari a 162 mete segnate (di cui 78 trasformate) e soltanto 21 subite in totale dal girone laziale ai quarti di finale alle semifinali e alla finale. Probabilmente nessuno fino ad ora ha fatto meglio di questi atleti impressionanti. Ragazzi presi per mano e accompagnati nella crescita personale e sportiva. Plasmati e forgiati nel puro spirito rugbistico e con una sola fede “per la Gloria nel nome” della Rugby Roma Olimpic Club 1930.
Loro sono il risultato, non certo finale, di un progetto che in soli due anni ha sfornato sfornare atleti di livello che oggi giocano in Accademia o in Serie A, che da atleti alla regionale under 14, all’accademia under 16 e 18.
Amati e temuti, guasconi e leali, corretti ma duri, questi ragazzi hanno finalmente alzato la coppa al cielo che ha sancito l’accesso nel campionato nazionale d’élite. L’Olimpo delle squadre che contano in Italia. Un traguardo ambito, agognato, meritato come non mai da questi fantastici atleti. Ma un plauso, oltre che a loro e ai tecnici, va anche ad una Società che, nel suo insieme, in soli due anni di lavoro senza sosta ha saputo portare in serie B il suo Primo XV, conquistare una promozione nel campionato d’èlite nella Under 18, ricostruire una Under 16 quasi dal nulla, portare a compimento il progetto della Under 14 che ha subito solo 3 sconfitte in campionato e eccellenti risultati nei Tornei nazionali affrontati con il Terzo posto conquistato la scorsa settimana a Firenze. Il tutto girovagando e sempre ospiti su campi di persone che hanno saputo dimostrare amicizia e hanno creduto in un sogno che si è trasformato in realtà, seppur tra mille difficoltà. Ora dopo questi esaltanti successi a settembre l’epilogo finale di un primo percorso. Una tppa importantissima, fondamentale, ma comunque intermedia: il nuovo impianto rugbistico, la nuova casa della Rugby Roma Olimpic. L’impianto che sarà dedicato al mitico Presidente dell’ultimo scudetto vinto nel 2000, Renato Speziali. Il Centro sportivo di Tor Pagnotta diverrà il fulcro di un movimento rugbistico senza eguali su cui ruoterà tutta la l’attività della Rugby Roma Olimpic e di tutta Roma Sud. E la vittoria in finale di oggi della Under 18 ha messo uno delle ultime tessere di un puzzle che ormai è prossimo ad essere terminato
Ufficio Stampa