Al via la nuova stagione per la Tevere Roma, intervista esclusiva al DS Roberto Pica
di Gianluigi Pugliese
La Tevere Roma ripartirà “affamata” per la stagione 2017/2018. Si, ci sarà il rimpasto dirigenziale e dei giocatori all’interno di una società, ed è normale che sia così, ma il direttore sportivo Roberto Pica, ha fatto e farà sicuramente il massimo per la Tevere Roma, sotto tutti i punti di vista. Alla sua seconda stagione con la società di via dei Capasso (dopo aver trascorso ben 23 anni con la Petriana) , il d.s parla alla nostra redazione della stagione appena terminata:” Altalenante è il termine giusto. Abbiamo perso la categoria dei Regionali con i Giovanissimi, ma vogliamo e dobbiamo ripartire, con la speranza che la prossima stagione sia positiva. Il cambio allenatore non è bastato e i problemi di reparto hanno influito pesantemente. Per il resto la stagione è sembrata comunque discreta, con la soddisfazione del terzo posto dei Juniores Regionali, ma soprattutto grazie al premio disciplina vinto dalla categoria 2003.” Impossibile non toccare il tasto cessioni – acquisti, e a tal proposito Pica afferma: “Ovvio che qualcuno vada via e che qualcuno arrivi, si sa, fa parte del calcio. Parecchio è stata ritoccata la rosa della Juniores Regionale ‘99/2000, ma speriamo di fare bene; impossibile fare previsioni!”. Alla domanda specifica, a proposito della cessione di un calciatore ad una società professionistica, ci dice: “il classe 1999 Olindoli è stato mandato in prova in Lega Pro con il Gavorrano, vedremo come andrà. Ci sono poi alcune società importanti che hanno gli occhi puntati su qualche 2001, ma è meglio non sbilanciarsi troppo”.
Per quanto riguarda invece il discorso allenatori ci sono numerosi spostamenti interni. Confermato Piermattei in prima categoria e il preparatore dei portieri Fontana, ma Battaglia passa alla Juniores Regionale da quella Primavera. Quest’ultima sarà affidata a Mister Ricci, che l’anno scorso ha fatto bene con i 2001. Di Cofi (tanti anni nella Boreale) allenerà gli Allievi, e a Moscatello – proveniente anch’egli dalla Petriana e fresco di approdo in società – andranno i 2003.
Il DS chiude: “Rivoluzionarsi fa parte del mondo del calcio, l’importante è che le squadre crescano, e raggiungano traguardi migliori dell’anno precedente”.