Un mese di Proietti, parla il Direttore Sportivo dell’Unipomezia: “Obiettivi raggiunti, siamo da prima fascia”
Ufficio Stampa Unipomezia 1938
La squadra è partita per il ritiro di Colle Pizzuto, il Direttore Sportivo analizza il momento tra mercato e obiettivi stagionali
Gli ultimi saluti, un piccolo “inventario” del materiale sportivo, i giocatori che alla spicciolata raggiungono il pullman acceso in attesa dell’arrivo del Presidente Valter Valle. Dopo la prima settimana di allenamenti al Maniscalco l’Unipomezia è partita alla volta di Colle Pizzuto, dove Sasà Cangiano avrà modo di valutare approfonditamente la rosa allestita dal Direttore Sportivo Maurizio Proietti, arrivato l’uno Luglio e in grado di consegnare al tecnico una squadra completa, con nomi altisonanti e tanti giovani “validi e dal curriculum importante”. È proprio il ds a fare il punto prima della partenza.
Direttore la stagione è iniziata, lei è arrivato da poco ma ha già lasciato una forte impronta sul mercato. È finita qui?
“Diciamo che gran parte della squadra è fatta. Adesso ci diamo l’appuntamento fino al 13 per vedere le potenzialità di questo gruppo: se abbiamo fatto le cose per bene, la rosa sarà questa. Se, invece, ci sarà da mettere mano a qualche altra situazione opereremo insieme al Presidente e al tecnico”.
L’Unipomezia ha operato con calma e oculatezza, che voto darebbe al mercato?
“Io dico sempre che parlerà il campo, non me lo do un voto: sarà un voto d’equipe. Diciamo che gli obiettivi che ci eravamo prefissati li abbiamo raggiunti. Siamo risuciti ad assicurarci giocatori importanti che non hanno mai fatto questa categoria, come Delgado e Ciaramelletti. Dopodiché sono arrivati un po’ di ragazzi che stavano con me alla Serpentara, dei giovani molto validi, e quelli che ho trovato qua mi sembrano ragazzi altrettanto eccezionali”.
Il vero colpo è stato Roberto Delgado: quanto è stato difficile portarlo qui?
“Non è stato difficile, ma difficilissimo. Delgado era rimasto affascinato dal Presidente Valle la prima volta che l’ha incontrato. Tuttavia, avendo diverse offerte da categorie superiori, anch’io pensavo che il ragazzo non lo si riuscisse a convincere. Il giorno dell’accordo, però, dopo aver incontrato il Picerno all’ora di pranzo, Delgado è tornato da noi e c’è stata la stretta di mano: evidentemente siamo stati convincenti”.
A proposito di chiamate da categorie superiori, c’è da dire che anche a lei non mancavano…
“Sì, è vero. Ne ho avute un paio, tra cui quella importante di una società abruzzese. Ma quando sono andato via dall’incontro con Valter Valle ho pensato che l’Unipomezia sarebbe stata la mia grande occasione, perché sono convinto che se noi quest’ anno ci tiriamo fuori da questo campionato di Eccellenza secondo me fare benissimo anche in Serie D, categoria che conosco bene”.
All’Unipomezia ha ritrovato Cangiano, quanto è solido il feeling tra voi due?
“Sasà (Cangiano, ndr) è stato il mio capitano quando ho vinto il campionato a Palestrina. La prima persona a dargli fiducia come allenatore sono stato io, ha preso subito la Juniores Nazionale e poi due anni di grande sofferenza, con me, in Serie D. Ci conosciamo molto bene, sappiamo tutti e due pregi e difetti dell’altro, e sono sicuro che con il Presidente Valle alle spalle faremo bene”.
Il Presidente è notoriamente molto ambizioso, lei che opera dietro le quinte che tipo di stagione prevede?
“Aspettiamo la Festa dei Calendari, ma credo che nei due gironi ci siano già 7-8 squadre molto forti. Noi ci collochiamo nella prima griglia insieme al Pomezia, alla Monti Cimini, all’Artena, al Ladispoli, al Civitavecchia, all’Anagni. Sono sicuro che ce la giocheremo fino alla fine, poi se c’è da fare qualche altra cosa penso che il Presidente me la lascerà fare. La nostra è una squadra composta da tanti giovani eccezionali che, anche se in pochi conoscono il nome, hanno curriculum già importanti. Lo stesso Tozzi ha fatto 16-17 gol due anni sotto età con il Monterotondo di Pochesci. C’è un bel mix di Under e ‘grandi’ che può darci tante soddisfazioni. Un’ultima cosa voglio aggiungerla io: ho saputo che il Direttore Peri ha lasciato, mi dispiace, spero che non si sia fatto da parte per la mia presenza, ma per altre ragioni. Gli mando un saluto”.