Intervista ad Alessandro Maffini dello Studio Ricca: “Basile e De Paola che colpi a Piacenza… il calcio laziale è una fucina di talenti”

Intervista ad Alessandro Maffini dello Studio Ricca: “Basile e De Paola che colpi a Piacenza… il calcio laziale è una fucina di talenti”

di LORENZO PETRUCCI

A metà agosto, nel vivo del mercato estivo, abbiamo contattato per un’interessante intervista Alessandro Maffini dello Studio Legale Ricca di Brescia in merito alle recenti trattative dei loro assistiti diretti verso il professionismo, dei trasferimenti che potrebbero esserci in questa parte finale di mese e un’analisi molto specifica sul calcio laziale a paragone con le altre realtà nazionali.

Sono recenti di questi giorni i passaggi di due ex conoscenze del calcio laziale, De Paola e Basile, al Piacenza. Potresti parlarci di queste trattative?
“Le due trattative sono avvenute in lassi di tempo differenti: Basile ha avuto diverse richieste anche da alcune squadre Primavera già a partire da tre/quattro mesi fa, De Paola invece è stata una trattativa lampo dallo svincolo del Perugia. Quest’ultimo, fin dai tempi della Vigor Perconti si è sempre dimostrato uno dei giocatori più forti nel suo ruolo e per questo aveva diverse offerte, ma noi come Studio Ricca abbiamo preferito una Berretti come quella del Piacenza che lavora in maniera perfetta grazie all’organizzazione e alla professionalità del Responsabile del settore giovanile Francesco Guareschi. In questa situazione di Piacenza, come di altre piazze, giocatori come De Paola e Basile hanno molte più chance di arrivare un giorno in Prima squadra.
Sono dell’idea che far giocare un ragazzo a 16/17/18 anni nel settore giovanile è buono quando il progetto è serio, altrimenti farlo salire con la Prima squadra può essere interessante. In questo discorso, oltre a Basile e De Paola, posso citare anche Alessandro Dioguardi, giocatore del 2000 che già nella passata stagione ha avuto l’occasione di poter debuttare in Serie D e nonostante abbia avuto tantissime richieste da tutta Italia, ma per il settore giovanile, abbiamo preferito confermarlo all’Ostiamare dove c’è un serio progetto per la Prima squadra e come per lui anche per tantissimi altri nostri giocatori.”

 

Dopo alcuni anni, ora il Piacenza è una realtà di nuovo in crescita che sembra aver ritrovato i vecchi fasti di un tempo. Pensi che qui i vostri assistiti possano trovare un clima favorevole per crescere?
“Assolutamente si, Piacenza è una di quelle piazze in cui se un ragazzo è valutato in maniera positiva ha la sua chance di farsi vedere in Prima squadra, questo perché si lavora in maniera professionale spendendo i soldi in maniera oculata e con intelligenza credendo sul giovane calciatore di qualità. Il Piacenza scandaglia i settori giovanili pescando anche dalla Serie D, con strutture all’avanguardia e lavorando a braccetto con le organizzazioni del territorio come possano essere convitti, scuole e altro. Il Piacenza rappresenta una realtà con un progetto serio e a tal proposito posso anticipare che in biancorosso potrebbe trasferirsi un altro nostro ragazzo che quest’anno giocava a Perugia con De Paola.”

 

Oltre i due vostri ragazzi già nominati in precedenza, ce ne sono molti altri che in queste ultime settimane hanno cambiato maglia. Questa prima parte di mercato com’è stato vissuto da voi?
“Io, come altri che viviamo nel Nord Italia, mi occupo dell’area settentrionale, e come Giuseppe Basile Responsabile di Marche, Lazio e Toscana, ci troviamo in un momento abbastanza frenetico del calcio mercato. Nonostante ciò, a quasi un mese dalla chiusura del mercato, ormai sono pochi i nostri ragazzi che non hanno una sistemazione, più che altro per il discorso delle deroghe o del convitto a spese della società che ormai sta sparendo. Oltre a questo c’è il discorso di alcune realtà calcistiche che sono fallite con ragazzi che si sono trovati senza squadra. Sommando questi fattori ne viene fuori un mercato un po’ affollato.”

 

Dall’esterno ma da diretto interessato e addetto ai lavori, cosa ne pensi del calcio laziale?
“Fuori da Roma il calcio laziale spesso viene mal interpretato perché si pensa che ci siano solo un paio di squadre d’elite ma mi rendo conto che chi ci lavora conosce bene la realtà regionale del Lazio. Ho notato che in alcune società si lavora come nel professionismo e il numero di giocatori che il Lazio produce è molto elevato,  la vittoria del Torneo delle Regioni con gli allievi e la finale raggiunta con i giovanissimi ne è una dimostrazione. Alcune società laziali hanno la cura e l’attenzione di determinate strutture che nei nazionali se le sognano, per questo, come Studio Ricca, abbiamo iniziato a pensare anche a un percorso inverso di portare giocatori di fuori Regione nel Lazio. La realtà laziale si fa fatica a capirla se non si è vista dal vivo almeno una volta.”

Redazione

Il sito del settimanale 'Nuovo Corriere Laziale' testata che segue lo sport giovanile e dilettantistico della regione Lazio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *