Campus Eur, Marinelli si presenta: “Felice di essere qui”
Il nuovo direttore sportivo racconta le sue prime impressioni sul club e sugli organici allestiti. Condivise le ambizioni societarie
Per Stefano Marinelli il Campus Eur rappresenta un nuovo inizio. Dopo i suoi primi due anni da direttore sportivo presso la Fortitudo Calcio Roma, il dirigente è approdato a via Lungotevere Dante con in mente un unico proponimento: contribuire a rendere la società biancorossa una “big” del calcio dilettantistico capitolino. “Con la dirigenza abbiamo trovato l’accordo in pochi minuti” ricorda Marinelli, “evidentemente il mio lavoro svolto alla Fortitudo non è passato in secondo piano e questo mi inorgoglisce. Cosa mi aspetta ora? Un bel compito, senza dubbio, all’interno di quello che considero un club in forte crescita.” La scelta di costituire la carica di direttore sportivo, di scegliere Marinelli, è stata dettata da un’esigenza cui in passato non era semplice rispondere. “Sì, sono qui per questo, per aiutare Maurizio e Nicola Coppola. Ora, insieme al direttore tecnico Maurizio, potrò andare sui campi, esportando e facendo circolare al meglio la presenza e l’essenza del Campus Eur. Questo è importante; ritengo che, al giorno d’oggi, l’opera di scouting sia di primaria importanza.” Il perché è presto detto: “Il nostro obiettivo è crescere, arrivare al giorno in cui il giocatore del Campus Eur rifiuti la chiamata di un club importante perché si trova bene dove sta. Per arrivare a questo grande traguardo bisogna lavorare duramente, incrementare la qualità. E per far questo servono due cose: tecnici preparati e giocatori di qualità. Lavoriamo e lavoreremo per coniugare questi due aspetti.” Arrivato a inizio estate, Stefano Marinelli ha avuto modo di vivere tutta la fase di allestimento delle rose attuali. “La Juniores è un buonissimo gruppo, così come i 2002 che possono fare veramente bene: ci puntiamo. Per i 2001 abbiamo scelto un grande profilo in panchina: non è un caso che Biagi venga dai Nazionali, è un ottimo allenatore. Per quanto riguarda i 2003 e i 2004 ci voglio andare con i piedi di piombo: i primi sono quasi tutti nuovi, va dato loro tempo per amalgamarsi, mentre i secondi disputeranno il campionato Regionale che rappresenta sempre un’incognita. In generale siamo più che soddisfatti: ho motivo di ritenere che ci aspetta una bella annata.”