La carica dei 2004, Pecci: “Eclettismo e personalità: così proviamo a riprendere l’Elite”

La carica dei 2004, Pecci: “Eclettismo e personalità: così proviamo a riprendere l’Elite”

Ufficio Stampa Campus EUR

Il tecnico dei 2004 fa il punto della situazione a un mese di distanza dall’inizio del torneo Regionale; un lieve ritardo nella condizione atletica non ridimensiona le qualità del gruppo

All’alba del primo weekend di calcio giovanile dell’anno, c’è chi ancora ha la possibilità di allenarsi spingendo ancora un poco più in là il pensiero del campionato. Sono i ragazzi del Campus Eur classe 2004, chiamati a competere nel torneo Giovanissimi Fascia B Regionali che inizierà a metà ottobre. Alla loro guida, Fabrizio Pecci. Da tre anni insieme al gruppo, per il tecnico sarà un anno fondamentale: prima esperienza nel mondo agonistico e un grande obiettivo da inseguire: la rionquista della categoria Elite. “Abbiamo confermato dodici, tredici elementi dello scorso anno” spiega il tecnico, “puntellando per il resto con ragazzi provenienti da altre realtà. Stiamo cercando di lavorare al meglio delle nostre possibilità, purtroppo gli ultimi lavori al campo non ci consentono di compiere determinate attività, avendo giustamente dato la precedenza alle nostre squadre  impegnate già da questo weekend. Per questo motivo non abbiamo svolto numerose amichevoli e non è possibile tracciare già una valutazione completa sul gruppo e le sue potenzialità.”  Certe caratteristiche, però, già stanno emergendo nei ragazzi di Pecci: “Credo che l’aggettivo corretto per la mia squadra sia “camaleontica”. Vedo un gruppo, soprattutto l’ossatura allenata da me negli anni passati, eclettico, capace di cambiare modulo e atteggiamento anche durante la stessa gara. Sono concetti introdotti già in passato, in particolare durante l’anno scorso.” Anno che è stato un’anticamera importante dell’agonistica: “Assolutamente. Abbiamo affrontato un campionato da sotto età particolarmente allenante, dove erano presenti formazioni di valore, spesso del 2003. Già durante il cammino dello scorso anno è emersa la personalità dei miei ragazzi, culminata poi con il grande successo al Memorial Stella. Questo è un gruppo di carattere, cui non pesa il pensiero di dover vincere. E’ chiaro poi, ad oggi, certi meccanismi vanno oliati, siamo una squadra che a volte rischia qualcosa di troppo, ma secondo me creiamo a nostra volta buone situazioni in partita. Abbiamo un centrocampo molto solido, degli esterni rapidi a tagliare… una grande disponibilità di fronte al lavoro e al sacrificio. Una volta raggiunta la giusta condizione atletica, vedremo dove potremo arrivare e quale sarà la nostra effettiva dimensione.”

Redazione

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