Casilina calcio (Allievi reg.), Bernardi non pensa al tris personale: «Una squadra da scoprire»

Casilina calcio (Allievi reg.), Bernardi non pensa al tris personale: «Una squadra da scoprire»

Ufficio stampa Casilina calcio

E’ il “Re Mida” dello staff tecnico del Casilina. Mister Antonio Bernardi è reduce dagli ultimi due vittoriosi campionati (rispettivamente negli Allievi provinciali fascia A e B) che hanno regalato altrettanti titoli regionali al club del presidentissimo Umberto Coratti. Anche quest’anno, l’allenatore ha deciso di rimanere al Casilina con il sodalizio di via Mandanici che gli ha affidato la categoria da lui conquistata, vale a dire quella degli Allievi regionali. «Sono rimasto perché ho visto tanta voglia di migliorare e molte idee nuove da parte del club che in estate ha visto parecchie novità a livello dirigenziale. La base di partenza, costruita anche grazie al lavoro dell’attuale direttore tecnico Cesare Caselli, è davvero buona con quattro squadre nei regionali. Il nostro gruppo? Sinceramente è una squadra tutta da scoprire per quanto mi riguarda, non saprei dire dove possiamo arrivare anche se il primo pensiero dev’essere la permanenza in questa categoria. In ogni caso nel mese di ottobre avremo ben cinque partite ufficiali: alla fine di questo primo mini-ciclo avremo le idee più chiare sul tipo di stagione che potremo fare». Insomma il tris personale di campionati consecutivamente non è nella testa di mister Bernardi. «In questo momento non dobbiamo pensarci: il livello del campionato regionale è alto e tra l’altro il nostro girone ha avuto delle modifiche in extremis tanto che domenica esordiremo in casa contro l’Atletico Torrenova (ore 9 al De Fonseca, ndr), mentre inizialmente avremmo dovuto giocare fuori» commenta Bernardi il quale poi sottolinea alcune cose che il suo nuovo gruppo dovrà migliorare. «La squadra ha lavorato bene sin dal ritiro fatto in Abruzzo e ho molta fiducia nelle qualità di questi ragazzi. Ma loro devono ancora entrare nell’ottica di allenarsi in maniera più costante per provare a migliorare, oltre che per un mero discorso di divertimento e svago rispetto ai loro impegni di studio» conclude l’allenatore.

Redazione

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