Il fantastico mondo di Giovanna Gallo
di Giuseppe MASSIMINI
Da più di trent’anni l’artista svolge un’intensa attività espositiva. Nata a Napoli, vive e lavora Roma
“Nelle barche il lento affiorare di volti che sembrano maschere”; “all’orizzonte musicanti dai sorrisi canzonatori incorniciano le facciate delle case”; “donne-fate con tetti di case per cappello”; “pareti bianche che sembrano bende o veli”; “finestre dipinte e aperte su mari tempestosi”; “alberi sognanti”. Giovanna Gallo dipinge con emotività. E mai, come in questi dipinti interpreta e rivive magicamente il frenetico gioco della vita. Una realtà modulata come la musica di un verso, palpitante, viva; sognata e dipinta; profondamente animata e carica di accensioni timbriche. Agli inizi della sua pittura la ricerca del vero. Poi vagamente naif; infine, come ha sottolineato Luigi Romagnoli “surreale e di sottile ironia”.
“Nella mia pittura – ha detto l’artista – realtà e fantasia vivono insieme. Rappresento non un mondo fantastico, ma tutto quello che tende ad umanizzare il mondo della materia che circonda l’uomo”. Ha scritto in una sua ultima mostra Alessandro Paparella: “Sogno e realtà si inseguono come per incanto tra i monumenti e le piazze di Roma, danzando insieme a nudi di donna e a colorate immagini che risalgono ai tempi della sua prima formazione. In ogni quadro traspare infatti un desiderio, quasi fiabesco, di umanizzare l’ambiente che la circonda, dalle radici degli alberi ai muri delle case, con volti che superano la loro stessa dimensione primitiva di maschere fino a diventare nell’immaginazione dell’artista più vivi e veri della stessa realtà”. Nata a Napoli Giovanna Gallo vive ed opera a Roma. Da più di trent’anni svolge un’intensa attività espositiva partecipando a rassegne artistiche nazionali e internazionali. Numerose anche le mostre personali in gallerie private e sedi istituzionali. Ha esposto tra l’altro a Roma, Firenze, Milano, Rende, Repubblica di San Marino, Mantova, Parigi, San Pietroburgo, Londra, Atene, Monaco. Ha ricevuto premi e riconoscimenti tra cui il premio ArtEuropa, il premio Futura e il premio S. Carlo da Sezze. E’ presente in numerosi cataloghi e riviste d’arte. La sua ricerca è passata dal disegno a matita ai pastelli, dall’olio ai colori acrilici. Due sono gli elementi costanti che hanno sempre caratterizzato il suo lavoro: il segno e il colore. Il segno è veloce, sovrapposto; fissato a tratti: grasso e corposo; il colore di impostazione espressionistica. Oggi nella sua piena maturità la sua pittura è soprattutto il racconto di profonde emozioni che si intrecciano a ricordi passati con un continuo interrogarsi. Alla mostra di Roma al Civico 121 di Via del Corso propone un unico lavoro dal ciclo “La modella”, un’opera seriale che si diversifica solo nella tonalità del colore; al Museo Archeologico di Sezze ha esposto una scelta di lavori monocromatici; alla rassegna “Generazioni” al Museo Civico di Marino due opere della sua piena maturità: “Finestra” e “Vele umanizzate”