Casilina calcio (I cat.), capitan D’Addio: «Buon periodo, ma non siamo ancora al sicuro»
Ufficio stampa Casilina calcio
La Prima categoria del Casilina è decisamente in un buon momento. La squadra del presidente Umberto Coratti ha raccolto tre vittorie, un pareggio e una sconfitta nelle ultime cinque partite di campionato ed ha “aggiustato” la propria classifica. Domenica scorsa i capitolini hanno violato per 2-1 il difficile campo del Bellegra. «Una partita non semplice e combattuta fino alla fine – commenta il portiere classe 1987 Mirko D’Addio, che ha ripreso da qualche settimana la fascia di capitano – Siamo andati sotto dopo dieci minuti a causa di una distrazione difensiva, ma siamo riusciti a reagire pareggiando già prima dell’intervallo con Ferraro». Nella ripresa il Casilina ha cercato con decisione il gol vittoria, ma ci sono volute due “toppe” da parte di D’Addio per salvare la squadra su un paio di ghiotte occasioni dei padroni di casa. «Ho fatto il mio dovere – sorride il portiere – Altre volte non era stato così quest’anno, quindi non vorrei prendermi meriti particolari». Nel finale il calcio di rigore procurato da Ferraro e realizzato da Luzzi ha consegnato altri tre punti d’oro ai ragazzi di mister Tiberio Baroni. «Siamo sicuramente in un buon periodo, ma non ci possiamo considerare al sicuro in ottica salvezza – dice D’Addio – Indubbiamente i ragazzi arrivati in corsa come Di Vincenzo, Della Valle, Matrullo, Sangermano, Nazio e Polacchi o anche i recuperi di Taglienti e Borelli ci hanno aiutato tantissimo». Domenica il Casilina torna nella tana del “De Fonseca” per giocare l’ultima gara del girone d’andata: l’avversario sarà la Nuova Paliano, in questo momento al terz’ultimo posto del girone G di Prima categoria. «Ho parlato con qualche amico, mi hanno detto che si tratta di una buona squadra, abbastanza organizzata. Questa sfida e quella successiva, sempre in casa, contro la Borghesiana ultima saranno fondamentali per il nostro campionato: non siamo nelle condizioni di poter sottovalutare nessun avversario» conclude D’Addio.