INTERVISTA a Paolo Livi (U17 Viterbese): “viviamo un sogno che sta diventando realtà e non vogliamo accontentarci”
di Lorenzo Petrucci
Abbiamo contattato il tecnico Paolo Livi, allenatore dell’Under 17 della Viterbese Castrense, primi in classifica e protagonisti di un campionato, fino a questo momento, a dir poco eccellente, con risultati più che positivi ed elementi che stanno dimostrando di essere di livello nazionale.
Mister, facendo un passo indietro, siete reduci dalla vittoria per 1-0 in trasferta sul campo della Fermana domenica scorsa, che partita è stata e cosa le è piaciuto di più o di meno dei suoi?
“Premetto che andavamo ad affrontare una gara in cui le insidie erano notevoli, sia per il valore dell’avversario (4° in classifica), che in casa aveva perso una sola partita, che per le condizioni atmosferiche problematiche per la forte neve presente sul campo, oltre a qualche nostra defezione a cui però non mi piace molto soffermarmi. Oltre al fatto che eravamo a conoscenza della sconfitta della Juve Stabia e che potevamo fare un bell’allungo in classifica e devo dire che sotto il profilo agonistico della cattiveria e determinazione forse è stata fatta la più bella partita della stagione e questo mi ha fatto enorme piacere e deve dire che quello che inizialmente sembrava un sogno, ora si sta avvicinando sempre di più alla realtà.”
Primi in classifica con un netto distacco (+8) dalla seconda (Juve Stabia), quali sono i meriti principali?
“Una delle forze è la disponibilità di tutti i ragazzi e già questo aiuta moltissimo. Secondo abbiamo giocatori che in qualche reparto fanno la differenza, io ho sempre cercato di far giocare la squadra all’attacco, in modalità offensiva rischiando anche qualcosa perché altrimenti si va in difficoltà, poi non manca anche un pizzico di fortuna. La forza dei ragazzi è che non ci buttiamo giù con niente e non ci accontentiamo di niente. Con l’occasione volevo ringraziare il ds Piccioni per l’opportunità che mi ha dato, il Presidente Camilli che quest’anno ha creduto in maniera convinta sul settore giovanile, non ultimo il dg Diego Foresti che sin dall’inizio si è adoperato affinché questo sogno potesse diventare realtà.”
Ad inizio anno credeva di essere a questo punto in classifica?
“Diciamo che se avessi immaginato di essere primi a questo punto della stagione e con questo margine di distacco, probabilmente mi avrebbero preso per pazzo o io lo avrei fatto con qualcuno. Ero consapevole di avere una buona squadra che lo scorso anno aveva partecipato ai play off regionali nel Lazio, però superare come stiamo facendo le difficoltà che un campionato nazionale poteva riservare in maniera come stiamo facendo non lo immaginavo, oltre ad avversari nel girone di importante livello. Noi siamo stati bravi a crescere di partita in partita dimostrando che possiamo giocarcela con tutti.”
Siete nel rush finale di campionato, a questo punto qual è l’obiettivo?
“Ormai non possiamo più nasconderci ma siamo consapevoli che ancora non abbiamo fatto nulla essendo a conoscenza anche delle difficoltà che potremo incontrare nei prossimi impegni, con la speranza di andare più avanti possibile e questo sarà poi il campo e la nostra voglia a dimostrarlo. Il nostro obiettivo è quello di non mollare niente, con la possibilità anche di lanciare qualche 2002 in questo gruppo.”
Tra i suoi ragazzi che quest’anno sono passati dai dilettanti ai professionisti c’è l’esterno basso Alessandro Marianelli, ex Nuova Tor Tre Teste. Come si sta comportando?
“Premetto che la forza di Marianelli in questo periodo della sua crescita in cui lo sto conoscendo è nel suo carattere e nella sua voglia di rendersi partecipe a tutte le situazioni, un ottimo feeling con tutta la squadra, davvero un ragazzo eccezionale prima che un buon calciatore. Personalmente credo che quando si è così si è già un grande giocatore e in più lui ha delle grandissime qualità. Il salto dai dilettanti ai professionisti non l’ha neanche sfiorato perché sta facendo un campionato eccezionale.”
14 vittorie, 2 pareggi e sole 3 sconfitte, 37 gol fatti e 19 subiti, ci può parlare del suo modo di vedere il calcio e con che filosofia scende in campo la sua squadra?
““Per prima cosa non mi piace che la palla venga buttata, deve sempre essere giocata, quindi ripartenze da dietro dove tutti siano coinvolti nell’azione. Tatticamente mi piace giocare con due punte che tengano occupata la difesa avversaria. Mi piace che la palla venga giocata a terra il più possibile per una squadra corta. Aabbiamo adottato questo modo di giocare fin dalla prima giornata di campionato e i risultati ci dicono che questa è la strada giusta.”
Nel prossimo turno affronterete il Racing Fondi nel derby, all’andata è finita 1-1, cosa si aspetta dall’avversario e dalla partita?
“Per noi è un ulteriore test importante, primo perché all’andata abbiamo trovato molte difficoltà in quanto il Racing Fondi fece una grandissima partita ed è stata una delle squadre che ci ha messo più in difficoltà per le caratteristiche che ha, quindi sicuramente è una partita difficilissima, poi essendo un derby può essere aperto a qualsiasi pronostico e loro in chiave quarto posto si stanno giocando domenica una grossa fetta delle loro probabilità, sicuramente non ci arriviamo nei migliori modi per le condizioni atmosferiche che in questi giorni non ci hanno permesso di allenare nel migliore dei modi ma la nostra condizione di classifica ci permette di andare ad affrontare una gara con tranquillità che in questo modo potrebbe aiutarci.”