LA FAVOLA DEL CASALVIERI: GRILLOTTI RACCONTA LA STAGIONE GIALLO-BLU
A cura di Alessandro IACOBELLI
La favola del Casalvieri è tutta da raccontare. Un campionato sofferto, tosto e complicato nel girone D in Promozione. Il sodalizio giallo-blu però, con tenacia e caparbietà, ha saputo soffrire nei momenti delicati dimostrando anche qualità nelle sfide decisive.
Lo spareggio contro il Tecchiena rappresenta al meglio la stagione di Pesce e compagni. Un match rocambolesco con rovesciamenti improvvisi. La doppietta di Barchiesi, la firma di Pittiglio e il capolavoro balistico di Grillotti regalano il successo per 4-3 ai ragazzi di mister Rufo.
Il Nuovo Corriere Laziale ha raggiunto Federico Grillotti, esperto calciatore con un passato anche in categorie superiori con le casacche di Arce, Sora e Roccasecca.
Allora Federico come giudichi questa mezza stagione con la maglia del Casalvieri?
“La stagione è stata abbastanza impegnativa. Da dicembre gioco con il Casalvieri. Indubbiamente la squadra e la società non erano abituate ad una categoria nuova e difficile come la Promozione. Però fin da subito tutti abbiamo seguito le direttive del mister con piena fiducia nella forza della società, davvero seria e voglio sottolinearlo. Con lo spareggio contro il Tecchiena siamo riusciti a raggiungere questa salvezza che, a detta di molti, pareva quasi impossibile”.
Raccontaci la partita decisiva in casa del Tecchiena…
“A dire il vero siamo partiti un po’ molli e loro ci hanno punito in avvio. Pian piano abbiamo preso le distanze sbloccandoci a livello emotivo. Abbiamo quindi riacciuffato il match e nel secondo tempo, con gli avversari che hanno abbassato i ritmi, abbiamo siglato tre reti fondamentali. Una partita davvero emozionante. Colgo l’occasione per fare i complimenti al Tecchiena, una formazione giovane ma con dei valori rilevanti in campo”.
E in ottica futura quali sono i tuoi programmi? Puoi anticipare qualcosa per la prossima stagione?
“Ho ricevuto già alcune proposte, non lo nego. Personalmente ho ribadito alla società di voler rimanere, perché il progetto di crescita prospettato mi convince. Un giorno non mi dispiacerebbe diventare una bandiera del Casalvieri”.
