L’Intervista | La Pro Calcio Tor Sapienza riparte da Claudio Della Penna
di Ufficio Stampa PC Tor Sapienza
È stato il primo ad accettare l’offerta di rinnovo, senza alcun dubbio ma soltanto con la voglia di ricominciare con una maglia che, piano piano, gli si sta cucendo addosso.
Claudio Della Penna non vede l’ora di ricominciare. Ovviamente con il Tor Sapienza, con quei colori a cui ha regalato una sofferta, ma meritatissima salvezza, nel play out contro il Monterotondo Scalo, vinto 1 – 0 grazie alla rete di Claudio.
«Quel gol non è solo mio, è stato di tutti noi, di tutto il gruppo: alla vittoria ci credevamo tantissimo nonostante la stagione fosse stata difficile, con un play out fuori casa da giocare – ricorda Claudio, intervistato dal nostro ufficio stampa.
È stata una giornata bellissima, che ricorderò sempre con piacere. L’avevamo preparata bene, anche grazie al mister Volpe, i tifosi ci hanno dato carica, è andata proprio come volevamo e adesso dobbiamo ripartire dall’entusiasmo che abbiamo vissuto quel giorno».
Claudio è stato il primo ad accettare l’offerta di rinnovo presentata dal club guidato da Massimo Armeni: «Il mio desiderio era di rimanere qui e non ci sono state difficoltà nel trovare l’accordo. Mi trovo bene con la dirigenza, con l’ambiente, con i tifosi, ed anche alla mia famiglia piace stare qui.
Sono felice anche che la società abbia trattenuto alcuni dei miei compagni come Santori, Graziani e Minelli, i “vecchi” che sono arrivati sono tutti giocatori forti ed esperti, partiamo da un’ottima base».
Sarà un Tor Sapienza molto giovane, con un gruppo di 7-8 over e tantissimi under: «Chiaro che occorra più impegno quando si fa una rosa molto giovane, ma i ragazzi che sono arrivati provengono dalle migliori società di calcio giovanile di Roma e questa è una garanzia.
I giovani – sottolinea l’ex Roma – in queste categorie sono anche più importanti degli over. A loro consiglio di mettersi a disposizione, divertirsi e presentarsi al ritiro con la voglia giusta: se si crea una bella intesa ne guadagniamo noi, loro e tutto il gruppo».
Un gruppo che vedrà alla propria guida un tecnico giovane come Fabrizio Anselmi, ma con un lungo passato da calciatore professionista, ed un paio di ottime stagioni nel settore giovanile gialloverde.
Claudio ce lo presenta: «Credo abbia più voglia di tutti di iniziare, lo sento spesso ed è impaziente. Lo scorso anno a volte mi capitava di venire un po’ prima e vedevo come si allenava con gli Allievi, ha delle idee interessanti, gli piace giocare la palla. Il difficile starà nell’applicarle, dobbiamo lavorare molto e non farci mai mancare la determinazione.
La mia posizione? Non è importante, mi metto a disposizione, dipenderà anche dal modulo che il mister sceglierà.
Considera poi che davanti alla difesa c’è Graziani, e che nel finale di stagione ho fatto qualche gol in più giocando vicino alla porta, mister Anselmi qualche indizio ce l’ha già.. (sorride ndr)».
Della Penna ha un lungo passato nel professionismo: a 12 anni era già nel settore giovanile della AS Roma, dove neanche maggiorenne colpì particolarmente mister Luciano Spalletti per le sue doti tecniche. Da attaccante divenne trequartista, trovando un gettone di presenza in Coppa Italia il 19 Dicembre 2007.
Fra prestiti (Pistoiese, Gallipoli, Ternana) ed infortuni, le promesse di gioventù non furono mantenute, oggi il calcio è altro per Claudio: «Vivo il calcio con grande serenità e passione, non ho rimpianti per la mia carriera. Potevo sicuramente giocare di più nei professionisti, ma le cose non avvengono per caso, e soprattutto non sempre il successo ti dà la felicità.
Oggi ho un lavoro stabile, una splendida famiglia che è in cima ai miei affetti (Claudio è sposato e padre di un bimbo ndr) ed il calcio è la mia passione, il mio sfogo: non rimpiango nulla di ciò che mi ha fatto diventare quello che sono oggi».
In chiusura di intervista Claudio ci tiene a mandare un messaggio ai tifosi: «A Tor Sapienza fanno la differenza e per noi sono stati importantissimi, soprattutto nell’ultima parte di stagione.
Si è creato un bel rapporto fra la squadra e loro, e vorrei che si ripartisse dal play out contro il Monterotondo Scalo, da quell’entusiasmo e da quel senso di appartenenza. Siamo una delle prime squadre di Roma anche grazie a loro, vorrei vedere sin da subito un grande pubblico al Castelli».