Vjs Velletri | Le prime dichiarazioni del nuovo presidente Di Meo
Erano le dichiarazioni più attese quelle del nuovo presidente della Vjs Velletri, Fabrizio Di Meo. Il massimo dirigente rossonero, espletate tutte le pratiche per il ‘passaggio di consegne’, ha rilasciato una breve intervista in cui dichiara, a caldo, le sue prime impressioni alla guida del club rossonero, con un’attività avviata e un lavoro svolto che il patron definisce “ottimo”.
Presidente Fabrizio Di Meo, adesso è ufficiale: da questa stagione sarà lei il massimo dirigente della Vjs Velletri. Come si è materializzata la trattativa e l’acquisizione del club rossonero da parte sua?
Il mio amico Mauro Bernardi, persona di grande esperienza nel mondo del calcio e che è al mio fianco per motivi professionali, mi ha messo conoscenza del fatto che il Presidente Paolo Barbetta, dopo due anni di investimento, aveva meno tempo da dedicare alla Vjs Velletri e per correttezza aveva avviato delle trattative per la cessione. Da buon velletrano quale mi reputo ho chiesto di conoscere la situazione e poi ho deciso di prenderla in mano. Mi assumo determinate responsabilità perché questa società ha fatto un ottimo lavoro e non voglio che vada perso.
La Vjs Velletri, dopo essere stata rifondata ed avere alle spalle una Scuola Calcio avviata e una Prima Squadra, si appresta ad affrontare la stagione 2018-2019. Quali saranno gli obiettivi da conseguire a livello sportivo?
Gli obiettivi da conseguire a livello sportivo sono già nel dettagliato programma che ha preparato il Direttore Generale Mauro Bernardi insieme al suo staff qualificato. Io non faccio altro che metterli in condizioni di continuare il progetto al meglio e, durante l’anno, se ci sarà bisogno di integrare o migliorare qualcosa sicuramente verrà fatto senza problemi.
Per un veliterno come lei, che effetto fa ricoprire la carica di Presidente di una società come la Vjs Velletri?
È ovvio che più che io è mio fratello Alberto Di Meo ad avere grande affetto e amore per la Vjs Velletri. La nostra famiglia ha fatto molto per la società a livello calcistico, e siamo legati a questa maglia. Ho scelto di ritornare a Velletri per cercare di creare le condizioni volte a migliorare nel mondo del calcio. Questa è un’opportunità e mi auguro che non porti con sé polemiche ma anzi una base di sinergie e aggregazioni. Una città come Velletri, con la storia che ha avuto nel mondo del calcio, sta vivendo una fase di ‘fantascienza’. Per parlare di Vjs Velletri bisogna amare i colori rossoneri e soprattutto anteporre la città e il club ai propri interessi personali. Il mio augurio più grande è che un giorno si arrivi ad avere un’unica realtà importante che riempia lo stadio la domenica…
Che tipo di ambiente ha trovato nel club e quali saranno le innovazioni che lei cercherà di apportare al modus operandi di staff e tecnici per crescere ancora?
Il lavoro fatto non va modificato perché i tecnici e lo staff, e i risultati lo hanno dimostrato, sono all’altezza della situazione. Posso però dire che tutto ciò che occorrerà per migliorare sarà messo a disposizione dal Presidente. Ci sono delle idee da verificare, di sicuro i ragazzi avranno l’ambiente che meritano, sano, e porteranno alto il nome di Velletri.