Rifiuti a Roma: la città ancora nel degrado
di Francesca EMPLER
Il problema dei rifiuti sembra non trovare una vera soluzione nella Capitale. A dimostrarlo i numerosissimi sacchi che popolano la città, non solo nelle zone più periferiche, ma anche in quelle più centrali come il Campidoglio che ha deciso, in occasione del Giubileo straordinario del 2016, di togliere tutti i cassonetti e rimpiazzarli con sacchi trasparenti decisamente poco capienti, al punto che, riempiti fino all’estremo, si rompono, riversando tutta la spazzatura per le strade della città.
Oltre a questi sacchi sostitutivi a dir poco fuori luogo, anche i soliti cassonetti strabordano di immondizia al punto che i cittadini abbandonano la spazzatura per strada. Sembra di vedere vere e proprie discariche a cielo aperto in cui gabbiani e topi si aggirano per cercare cibo. Una situazione di degrado che porta i cittadini, ormai esasperati, a intervenire in prima persona. Non pochi sono coloro che si muniscono di scopa e cercano di contribuire e sostituire gli operatori ecologici. A farsi promotore di questa campagna è stato l’attore Alessandro Gassmann che nell’ormai lontano 2015 aveva pulito vicino alla sua abitazione. Non da meno anche l’attrice Nancy Brilli che, sempre tre anni fa, ha pulito via Merula, strada dove si trova la sua abitazione.
A non migliorare è anche la raccolta differenziata che, in un anno, è cresciuta solo dell’1%: se nel settembre del 2017 era al 44,3, a settembre di quest’anno si è arrivati al 45,3. Questi dati, certificati da Ama, sono stati forniti dal direttore operativo Massimo Bagatti nella commissione consiliare ambiente del 19 ottobre. A detta di Bagatti colpevole è la Regione Lazio che non ha comunicato ad Ama posti nel Lazio a cui assegnare il rifiuto indifferenziato a una tariffa regolata.
Una situazione, dunque, insostenibile che molti cittadini cercano di denunciare mandando foto a molte testate giornalistiche.
Ormai la città è stanca di aspettare e di dover vedere la Capitale sommersa da cumuli di spazzatura che cercano di prendere il posto dei monumenti che hanno reso la città celebre e unica la mondo.