Ottavia, il presidente Braconi e la sospensione “Un simile clima non è più tollerabile”

Ottavia, il presidente Braconi e la sospensione  “Un simile clima non è più tollerabile”

di Ufficio Stampa SSD Ottavia Calcio

Il numero 1 di via delle Canossiane invita tutto il movimento alla riflessione dopo i fatti di domenica.




La risposta dell’Ottavia alla sosta imposta dal CR Lazio in solidarietà al mondo arbitrale, sarà quella di partecipare con i gruppi classe 2010 e 2011 ad un torneo al Salaria Sport Village in cui i bambini verranno “vestiti da arbitro”.




“A questa età i ragazzi sono più malleabili – esordisce il presidente Andrea Braconi – e quindi ben vengano iniziative come questa che consentono di far capire, sin dal principio, che l’arbitro non è un essere estraneo al calcio, anzi ne è parte integrante. La prova più tangibile è quello che è accaduto in questa settimana: senza arbitri non si gioca”. Il presidente poi prosegue la sua analisi. “Questo clima non è più tollerabile. Io trovo inaccettabile che un ragazzo di 16 anni venga insultato per ottanta minuti durante una partita. E’ un malcostume inconcepibile. Io mi chiedo: ‘Ma se fosse vostro figlio?’ Spesso gli arbitri di settore giovanile hanno la stessa età dei ragazzi che stanno giocando, non è possibile incolparli di continuo con gli insulti tra i peggiori. Noi dobbiamo metterci in testa che il movimento dilettante è il bello del calcio e bisogna giocare con il sorriso. Sempre. Gli isterismi ed altre cose di questo genere lasciamole a chi investe i milioni di euro. Questo calcio deve rimanere la parte sana. La parte di chi si diverte nel giocare ogni settimana. Poi si vince, si perde, ovvio, ma tutto deve rimanere entro determinati canoni che non devono essere oltrepassati. Poi la polemica e la parola di troppo ci sarà sempre, perché è normale. Nessuno vuole perdere e quando si ritiene che una decisione arbitrale possa averci nociuto protestiamo. Ma tutto deve rimanere all’interno di un clima civile e di divertimento. Come diceva Arrigo Sacchi “Il calcio è la cosa più importante di quelle meno importanti”: partiamo da questa frase, soprattutto dal finale “meno importanti”. Pensiamo a divertirci e basta, questo è quello che dobbiamo fare.




In conclusione il presidente fa anche un piccolo riassunto della parte di stagione vissuta in Eccellenza “Ai miei ragazzi e al tecnico ho detto: “Erano tre anni che non perdevamo tre partite, festeggiamo” e quindi abbiamo fatto una cena per stemperare gli animi. Come dicevo prima, si gioca con il sorriso, poi ovviamente si guardano anche i risultati. La gara in cui ho avuto qualche preoccupazione di ricaduta è stata quella con l’Audace. Nei ragazzi ho visto un po’ di paura. Fortunatamente sono riusciti ad emergere di nuovo nel match contro il Lavinio, con un avversario forte e su un campo difficile. Adesso vedremo che succederà nel frattempo cercheremo di recuperare qualche giocatore un po’ acciaccato”.




Redazione

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