AS Roma, conferenza stampa presentazione Fonseca: “vogliamo costruire una squadra ambiziosa e che renda orgogliosi tutti i tifosi”
di Lorenzo Petrucci
(foto di © Gian Domenico SALE – www.photosportiva.it)
A prendere la parola per primo è il direttore sportivo Gianluca Petrachi: “Sono molto lieto di presentarvi il nostro allenatore, sono molto felice e onorato di presentare questo personaggio che avrete modo di conoscere molto velocemente. Non vorrei aggiunger e altro, credo che la cosa più opportuna che mi sento da dire che inizialmente nelle mie valutazione e della società si stava pensando di andare su un profilo di un allenatore italiano, in realtà per me questa è diventata un’opportunità, sono molto contento di aver avuto il modo e la maniera di prendere Fonseca. Ora però lascio la parola a Fonseca.”
Parla Fonseca: “Salve a tutti, sono molto felice di essere qui. Sono motivato per lavorare in questa squadra e città meravigliosa e sto studiando per parlare presto con voi l’italiano.”
Come immagina la sua Roma?
“Pe prima cosa non sarà la mia Roma, ma quella di tutti. Sono motivato insieme al mio staff tecnico, a Gianluca (Petrachi), alla dirigenza e ai calciatori vogliamo costruire una squadra ambiziosa e che renda orgogliosi tutti i tifosi.”
Ha avuto modo di affrontare la Roma da avversario. Che ricordo ha dell’Olimpico e del tifo? Come si immagina il suo rapporto con loro? “Ovviamente non ho un grande ricordo di quella serata, perché la mia squadra fu eliminata, ma fu sufficiente per capire tipo di ambiente si respirava in quello stadio in quel giorno. Mi piacerebbe immensamente per cercare di motivare i tifosi per ricreare l’ambiente che io, purtroppo mio malgrado, ho subito quel giorno.”
Che incidenza penserà di avere sul mercato? Perchè avete scelto Pau Lopez?
“Stiamo lavorando molto intensamente per cercare di costruire una squadra che sia forte. Stiamo lavorando con criterio ponderando le scelte con giocatori che possano aggiungere qualità alla squadra. Sono stati già perfezionati 3 acquisti: Diawara, Spinazzola e Pau Lopez. Quando formalizzeremo altre trattative le diremo. Stiamo cercando quei profili che possano rinforzare la squadra e portare qualità.”
Higuain può essere il profilo giusto?
“Sono in piena e totale sintonia con quanto detto dal ds. Non voglio però parlare di giocatori che non sono della Roma. Non mi va di parlare di trattative che non sono state concretizzate.”
Obiettivi?
“Il presidente non ha fissato nessun obiettivo concreto. Dobbiamo tornare subito in Champions, ma anche di costruire una squadra, forte, ambiziosa e coraggiosa che indipendentemente dal risultato questa squadra renda orgogliosa i propri tifosi, così potremmo avvicinarci alla vittoria. Ho due anni di contratto e sono convinto che potremo vincere una competizione a cui partecipiamo. Ne sono fermamente convinto.”
Dzeko e Zaniolo?
“Parto dalla questione di Zaniolo, è un calciatore di grande talento nel quale noi crediamo. Quello che sto per dire vale per tutti: quello che conta per me è il presente ed il futuro. Qualsiasi giocatore deve meritare di stare in questa squadra. Quello che conta sono i giocatori che abbiano voglia di mettere i propri interessi dietro a quelli della squadra, perché questo ritengo sia l’unico modo per vincere.
Per quanto riguarda Dzeko: io non ho ancora parlato con lui, non ne ho avuto l’opportunità, so che Gianluca ci ha parlato. Io voglio che restino qui solamente quei giocatori felici, motivati e abbiano voglia di lottare per la Roma. Questa per me è una condizione fondamentale quella di avere calciatori motivati e dediti alla causa e a perseguire gli obiettivi del club.”
Ci saranno dei calciatori che ha avuto la certezza non apriranno sicuramente che rappresenteranno i punti fermi del futuro?
“Ci sono dei giocatori che per noi rappresentano delle certezze e quindi che fanno parte a pieno titolo di questo progetto, inizieremo domani a lavorare, mi aspetto che ci vorrà un pò di tempo affinché i miei dettami verranno assimilato ma sono convinto che con i giocatori che già ci sono e i nuovi che arriveranno potremo costruire una Roma forte.”
Sarà una Roma rinnovata e che ha perso due suoi simboli. Rimangono ora Florenzi e Pellegrini, in che ruoli li vede?
“Conosco molto bene questi due calciatori dal punto di vista tecnico, ma voglio conoscerli anche dal punto di vista caratteriale, capire che uomini sono, un aspetto molto importante in una squadra. Questo discorso della personalità vale per tutti. Per quanto riguarda i ruoli in campo li valuteremo con calma.
Per chiudere esigerò molte cose dai giocatori, come il club da loro, quello che conta però è anche il livello di esigenza che il calciatore pone sulle proprie spalle e su quelle di un compagno. Questo vuol dire essere leader e capitano è un’importanza cruciale perché ritengo ciò ci possa aiutare a vincere le partite..”
A Petrachi: Florenzi e Zaniolo potrebbero partire?
“Oggi è la giornata del mister, è giusto che il mister risponda alle domande. È inopportuno parlare di mercato oggi. Parlare di singoli giocatori o situazione non è corretto, soprattutto perchè oggi è la giornata del mister. Quando parleremo di mercato lo farò io ufficialmente.”
E’ venuto qui per fare un’esperienza in un campionato straniero o pensa di poter vincere qualche trofeo realmente con la Roma?
“Sono qui perché ho la forte convinzione di poter elevare la Roma ad un livello successivo. Il campionato è difficile in particolare sul livello tattico, ed è uno dei motivi per cui sono qui in Italia. Ritengo che insieme possiamo realmente costruire qualcosa di speciale, non faccio le mie scelte su basi economiche, ma su sensazioni e feeling. Quando ho parlato con Gianluca (Petrachi) non ho esitato in nessun momento, non ho avuto nessun dubbio ed è con questa convinzione che sono qui e domani inizierò a lavorare, perché sono convinto che possiamo costruire qualcosa di speciale”.
Ha già in testa un sistema di gioco per la sua squadra? Per quanto riguarda la fase difensiva, saprà benissimo che in Italia è fondamentale. Cosa ne pensa?
“Il sistema di gioco non è la questione importante, quello che conta è la dinamica di squadra. Se avete visto le mie squadre, vi siete accorti che sono dinamiche che si sdoppiano. I dettami dell’allenatore sono fondamentali, ma poi contano le caratteristiche dei giocatori. La rosa attuale della Roma rispecchia i miei ideali di gioco. La fase difensiva in Italia è fondamentale, cercheremo di curarla ma è semplicemente un registro che cercheremo di curare. Dovremmo difendere bene ma non essere troppo difensivi, anche perché per me il miglior modo per difendere è quello di tenere sempre il pallone. Quello che conta davvero è l’intensità, sottolineo questo sostantivo, la squadra deve esser intensa in ogni momento di gioco, pur garantendo stabilità difensiva alla squadra. Sono sicuro se riusciremo in questo, possiamo avvicinarci al traguardo che è quello di vincere. Dico di più: il gioco ormai è diventato strategico, ci sarà bisogno di studiare in modo approfondito dei nostro avversari e preparare la squadra dal punto di vista strategico. La mia squadra giocherà in maniera strategica per poter battere l’avversario.”
Florenzi sarà capitano?
“Florenzi era il capitano, è una questione che analizzeremo. La probabilità che continuerà ad esserlo è comunque molto elevata.”
Lei è l’ottavo allenatore della gestione americana. Perchè gli altri hanno fallito? La spaventa questo?
“Non mi spaventa nulla, la paura né un sentimento che non conosco. Non mi piace parlare di me stesso, per gli allenatori a parlare sono sempre i risultati. Se faremo i risultati vedrete chi sono. Quindi spero che tutti possiate conoscermi attraverso i risultati.”
Pastore e Perotti rientrano nella sua idea di gioco?
“Se sono qui vuol dire che ci conto, che credo che possano essere utili. Sono giocatori di qualità, vale il discorso fatto per Zaniolo che devono dimostrare di essere qui.”
Che tipo di rapporto insatura con il direttore sportivo? Fa richieste precise sui giocatori o individua le necessità della rosa? Qual’è il suo attaccante ideale?
“L’attaccante ideale è quello che fa gol. Tra me il direttore c’è già un’ottima complicità. Ci sono due tipi di scenari: o Gianluca (Petrachi) mi propone un calciatore e io lo analizzo, o viceversa, insieme stiamo cercando di prendere le decisioni migliori, insieme stiamo cercando le opzioni migliori per rinforzare questa squadra.”