Applausi per Milinkovic-Savic, applausi per Immobile, applausi per Radu e applausi per tutti. E’ il giorno della riappacificazione, materiale e ideale, tra la Lazio nelle sue componenti e il suo pubblico. I progressi visti a Milano erano stati annacquati dal risultato negativo, stavolta la squadra di Inzaghi oltre che bella è tornata cinica e l’abbraccio del tecnico col suo bomber simboleggia un patto d’unità rinnovato, pensando ora già alla sfida col Rennes che deve riportare al centro degli obiettivi anche l’Europa.
FORMAZIONI – Inzaghi conferma Luiz Felipe in difesa, torna Radu dopo l’attacco influenzale. A destra e a sinistra Marusic e Lulic riprendono il loro posto, in attacco confermato Correa al fianco di Immobile. Nel Genoa Andreazzoli recupera Criscito e lancia Sanabria al fianco di Kouamé in avanti, con Pinamonti in panchina.
IL TIMBRO DEL SERGENTE – Poche battute di gioco e la Lazio è già in vantaggio: pallone recuperato da Milinkovic-Savic, si accende Correa che penetra in area, il pallone carambola su Immobile che lo serve al serbo, che di precisione piazza il pallone del vantaggio già al 7′. Dopo 2′ Genoa già molto pericoloso, con un colpo di testa di Romero su cross da calcio d’angolo che chiama Strakosha alla super parata. Grifoni ancora in avanti con una punizione di Radovanovic potente ma imprecisa, poi al 14′ idea di Milinkovic-Savic per Marusic, chiuso in angolo da un difensore sul suo diagonale. Al 20′ fuga in avanti di Immobile, ma il suo sinistro è troppo su Radu che respinge. Il Genoa si rifà sotto al 24′, Cassata impegna Strakosha, sulla ribattuta Sanabria scarica su Lerager e la risposta del portiere albanese è miracolosa, anche se l’arbitro aveva visto un tocco di mano di Sanabria fermando l’azione.
RADU CECCHINO – Insiste comunque la Lazio nella fase centrale del primo tempo: sorvolano di poco la traversa prima un colpo di testa di Milinkovic-Savic, poi una gran botta di Luis Alberto. Al 35′ la Lazio trova la ripartenza giusta, Immobile serve Luis Alberto completamente solo che appoggia il pallone del raddoppio. Ma la review al VAR rileva un pestone di Milinkovic-Savic su Cassata e si riparte con una punizione per il Genoa. Al 40′ arriva comunque il raddoppio: bordata da fuori area di Stefan Radu sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il suo omonimo nella porta avversaria può solo stare a guardare. Si chiude con la Lazio in avanti, Luis Alberto tira tra le braccia di Radu dopo essersi inserito centralmente, poi Immobile spreca un contropiede nel recupero non riuscendo a servire lo spagnolo come nell’azione del gol annullato.
POKER DA APPLAUSI – Il Genoa inizia la ripresa con una doppia sostituzione: Pandev e Pajac prendono il posto di Lerager e Barreca. Rossoblu più aggressivi e Inzaghi corre ai ripari al 7′, cercando maggiore profondità con Caicedo inserito al posto di Correa. E il “Panterone” colpisce al 14′ con una punizione battuta da Milinkovic-Savic, un passaggio in profondità per Caicedo che scarta Radu e da posizione molto defilata infila il portiere avversario, firmando il tris. Con tre gol di vantaggio la Lazio gestisce in scioltezza il match, Milinkovic-Savic strappa applausi con e sue giocate e esce al 26′ nella standing ovation dell’Olimpico, rilevato da Parolo. Il poker arriva al 33′, gran pallone in profondità di Luiz Felipe per Immobile che tutto solo infila Radu e poi corre ad abbracciare Inzaghi, chiudendo una volta per tutte una settimana di polemiche. Ultimi sprazzi di partita con l’ingresso in campo di Adeknaye per Immobile, che raccoglie a sua volta applausi a scena aperta dello stadio, e con un’ammonizione un po’ severa per Caicedo (simulazione). Ma la Lazio sembra tornata, nelle giocate e nello spirito.