Anpit: su il sipario su “Internazionalitalia”. Roadshow per lo sviluppo delle imprese italiane

Anpit: su il sipario su “Internazionalitalia”. Roadshow per lo sviluppo delle imprese italiane

Quest’oggi, presso la Sala Tosti dell’Aurum di Pescara, l’Ufficio Internazionalizzazione di ANPIT ha presentato il roadshow “Internazionalitalia”, iniziativa nata con l’obiettivo di impegnare tutti i soggetti, pubblici e privati, in un’azione congiunta di medio termine per promuovere l’internazionalizzazione come strumento di sviluppo per le imprese italiane.

Ad aprire il convegno è stato Lucio Palombini, responsabile dell’Ufficio Internazionalizzazione ANPIT di Pescara:“Lo scopo del nostro ufficio è creare un modello di associazionismo che rappresenti un valore aggiunto per le imprese”.

Vogliamo dare soluzioni operative e concrete alle aziende”, ha dichiarato Leonardo Giacomozzi di ANPIT Abruzzo: “Dopo cinque anni di crescita, l’export abruzzese ha segnalato una grave flessione. Dobbiamo riflettere sulle misure da applicare per dare sostegno alle imprese. La politica deve assumersi delle responsabilità a tal proposito: bisogna trovare delle soluzioni per creare nuove sinergie e sbocchi per le nostre aziende”.

Successivamente a prendere la parola è stato Alfredo Cremonese, Assessore alle attività produttive del Comune di Pescara: “Esportare il Made in Italy significa esportare eccellenze: dobbiamo preservare i posti di lavoro minati nel nostro paese da una profonda crisi”.

I saluti istituzionali sono proseguiti con l’intervento di Antonella Ballone, Vicepresidente della Camera di Commercio di Teramo: “L’internazionalizzazione è una grande impresa da sostenere, perciò stiamo provando a dare il nostro contributo e sarebbe interessante collegarsi a livello logistico con paesi strategici come la Cina. Mai come in questo momento l’internazionalizzazione rappresenta uno sbocco importante per le imprese italiane”.

Il Presidente Nazionale di ANPIT, Federico Iadicicco ha poi concluso: “L’internazionalizzazione è una leva virtuosa, ci permette infatti di attrarre capitali stranieri e invogliarli a investire in Italia. Lavorare per l’internazionalizzazione delle nostre imprese, inoltre, non vuol dire incentivarne la delocalizzazione, ma anzi significa permettere di esportare capacità, competenze che rendono i prodotti del Made in Italy i più famosi e desiderati al mondo”.

Redazione

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