Stop a Roma alle Euro 3 Diesel, sanzioni salate a chi trasgredisce
di Francesca EMPLER
Da ieri, lunedì 4 novembre, è incominciato il D-day: 230mila automobili diesel Euro 3 non possono accedere all’Anello ferroviario che include numerose zone centrali e semicentrali. Ad esempio in zona San Giovanni non si può andare oltre via Acaia e viale Castrense, a Nord non si può oltrepassare via di Tor di Quinto, circonvallazione Clodia, via Cipro e via Anastasio II. L’Anello si trova inoltre nella Fascia Verde in cui già è in vigore il divieto di entrata per i veicoli Pre-Euro 1 (benzina e diesel) e Euro 1 (benzina e diesel) e Euro 2 (diesel).
Già da febbraio era stato reso noto questo nuovo provvedimento, formalizzato in una delibera di giunta a maggio. Lo scopo è la riduzione dell’inquinamento, un primo passo in avanti per un obiettivo più grande: il divieto di ingresso dei veicoli a gasolio nel Centro della Capitale entro il 2024.
Anche per i mezzi utilizzati per lo scarico delle merci sono scattati da ieri nuovi provvedimenti. I veicoli Euro 3 diesel (categoria N1, N2 e N3), infatti, fino al 31 marzo 2020, in via transitoria, non possono accedere all’Anello ferroviario dal lunedì al venerdì, eccetto i giorni festivi infrasettimanali, dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30.
Esentati dall’obbligo, secondo l’ordinanza firmata dalla sindaca Raggi il 29 ottobre, sono dieci categorie tra cui i veicoli con contrassegno per disabili, le automobili delle forze dell’ordine e i mezzi pubblici.
Le sanzioni per chi non rispetta le regole sono elevate: da 168 a 679 euro e, se colti in flagrante una seconda volta entro due anni, è prevista anche la sanzione amministrativa accessoria secondo cui può esserci il ritiro della patente di guida da quindici fino a trenta giorni.
Il provvedimento è effettivo da ieri anche se in vigore dal primo novembre, giornata festiva infrasettimanale che ha fatto slittare l’inizio dell’applicazione.
Le conseguenze non saranno irrilevanti se si pensa che, secondo i dati Aci, circolano solamente 271.134 veicoli Euro 6. Le più numerose a Roma sono infatti le Euro 4, circa 539.641, mentre sono meno di 350mila i veicoli Euro 5.