Arte | La Collezione Mellon

Arte | La Collezione Mellon

di Giuseppe MASSIMINI

Palazzo Zabarella a Padova ospita una preziosa selezione di opere della pittura francese proveniente dal Virginia Museum of Fine Arts.

In esclusiva per l’Italia e l’Europa una preziosa selezione di opere d’arti della pittura francese dalla metà dell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento. Per iniziativa della Fondazione Bano, che prosegue il progetto espositivo finalizzato a presentare alcune delle collezioni private più prestigiose al mondo, divenute poi pubbliche, Palazzo Zabarella a Padova ospita la mostra Van Gogh, Monet, Dégas, la Collezione Mellon di arte francese dal Virginia Museum of Fine Arts. Curata da Mitchell Merling, la rassegna, riunisce una settantina di dipinti raccolti da Paul e Rachel Mellon, due raffinati mecenati del XX secolo. Paul, figlio dell’imprenditore Andrew Mellon banchiere e segretario al Tesoro degli Stati uniti, era appassionato di cavalli e di arte inglese; Rachel Lambert, detta “Bunny”, figlia del presidente della Gilette e nipote dell’inventore del colluttorio listerine, amava l’arte francese e il giardinaggio (nel 1961 il Presidente americano J.F. Kennedy gli chiese di ridisegnare il roseto della Casa Bianca). La mostra si apre con due opere,  Fantino a cavallo di Théodore Géricault e  Giovane donna che annaffia un arbusto di Berthe Morisot, a rappresentare il gusto collezionistico dei Mellon. Il percorso, poi, si articola lungo le due gallerie concentriche al piano nobile del Palazzo. Prende avvio con alcuni esempi di arte francese a soggetto equestre di Eugène Delacroix e di Edgar Dégas in mostra anche con quattro sculture tra cui La piccola Ballerina di quattordici anni, uno di soggetti a lui più cari in cui simboleggiava insieme la giovinezza e il movimento. Si prosegue con i dipinti di natura morta, di Alfred Sisley, Vincent van Gogh, Henri Fantin-Latour e Odilon Redon, che testimoniano la passione di Rachel Lambert per il giardinaggio e l’orticultura.

Da sinistra, Pensierosa di Renoir, La piccola ballerina di quattordici anni di Degàs e Margherite di van Gogh

Non mancano i lavori di  Pierre Bonnard e di Maurice Utrillo: vedute, scorci e vicoli della capitale francese, a cui i coniugi Mellon rimasero intimamente legati per tutta la loro vita. Continuando s’incontrano dipinti di Gustave Courbet, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir e Paul Cézanne sul tema del ritratto rappresentato nell’immediatezza quotidiana. Nella sezione dedicata agli effetti dell’acqua attira l’attenzione  Uomo che ormeggia la propria barca di Gustave Caillebotte, pittore e collezionista che ebbe una parte notevole nella storia degli impressionisti come mecenate e organizzatore di esposizioni. Sempre nel coro degli impressionisti ecco Eugène Boudin, Édouard Manet, Berthe Morisot che catturano la vita sulle spiagge d’inizio secolo scorso. La mostra vanta, poi, vedute d’interno di  Felix Vallotton, Henri Matisse, Paul Gauguin e Raoul Dufy. Di Pablo Picasso, invece, The Chinese Chest of Drawers (La cassettiera cinese), capolavoro di natura morta cubista. Infine il visitatore si trova immerso nella campagna francese tra Campo di papaveri, Giverny  di Claude Monet e dipinti di piccole dimensioni di Georges Seurat, Kees van Dongen e Vincent Van Gogh che trasformano il paesaggio rurale in una orchestrazione atmosferica. Piena di energia e di pura luce.

Redazione

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