Emergenza Coronavirus | Aggiornamenti e nuove misure adottate nella Capitale
di Francesca EMPLER
Secondo i dati dell’assessore della salute Alessio D’Amato, i casi positivi al Covid-19 sono ad oggi nel Lazio 200, un progressivo aumento, dunque, rispetto ai 102 dell’inizio della scorsa settimana.
Notizie positive arrivano dal direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, che, a SkyTg24, ha dichiarato la controtendenza della Capitale rispetto alle altre città: ad oggi, infatti, i pazienti in terapia intensiva si trovano in buone condizioni. Lo Spallanzani, sempre a detta del dottor Vaia, ha ora a disposizione 222 posti letto per pazienti positivi al Covid-19. Per quanto riguarda invece la terapia intensiva, già da ora sono disponibili 5 posti in più, a cui se ne aggiungeranno altri 6 per il 20 marzo e altri 11 per il 5 aprile. In totale, dunque, ci saranno 35 posti utilizzabili.
Gli aiuti a sostegno dell’emergenza Covid-19 sono arrivati tempestivamente. Nella serata di ieri, giovedì 12 marzo, è atterrato infatti a Fiumicino da Shanghai l’Airbus A-350 della China Eastern. A sbarcare non sono stati solo importanti dispositivi sanitari, ma anche una task force di nove medici tra rianimatori, infermieri, pediatri e professionisti che hanno già affrontato l’emergenza in Cina. A capo del gruppo, inoltre, il vicepresidente della Croce Rossa cinese, Yang Huichuan, e il professore di rianimazione cardiopolmonare Liang Zongan.
Oltre all’equipe, importanti strumenti per far fronte all’emergenza: nove bancali con ventilatori, elettrocardiografi, materiali respiratori, decine di migliaia di mascherine e altre apparecchiature sanitarie.
Anche Acea cerca di dare il suo contributo, sospendendo le attività di distacco delle forniture energetiche e idriche in tutte le zone servite e, per chi si trova in difficoltà economica, rinviando il pagamento delle bollette.
Nuove misure sono state varate anche da Atac. Infatti, oltre alla già predisposta chiusura dopo le 21:00 delle corse di metro e bus, ora lo smart working, ove possibile, diventerà obbligatorio. Chi, invece, dovrà lavorare per garantire i servizi essenziali, non potrà usufruire del servizio mensa, del bar e avrà una pausa pranzo di dieci minuti.
Una situazione dunque di emergenza, che ha portato a misure restrittive necessarie per la tutela della salute di tutti.