#Iorestoacasa | Felixandro, il pittore del cosmo
di Giuseppe MASSIMINI
Con una telefonata Felixandro mi annuncia che mi ha inviato, via mail, quattro disegni. Questi studi a pastello sull’universo cosmico, spiega nella mail, serviranno per realizzare altrettanti lavori ad olio. Conosco Felixandro, nome d’arte di Sandro Felici, da molto tempo, da quando visitai, per la prima volta nelle Sale del Bramante a Roma agli inizi degli anni ’90, una sua mostra. Tra le opere esposte ricordo ancora Collegamenti cosmici, il quadro che per primo preannunciava tutta la sua pittura futura. Felixandro è un autodidatta. Educa la sua sensibilità artistica sul campo: visita mostre e atelier di pittori romani, si iscrive ai corsi di pittura e passa ore davanti al cavalletto. Dopo un’esperienza figurativa molto vicina alla pittura post-impressionista e segnata da corposi impasti cromatici scopre Mirò e cede ad una piena libertà compositiva di ascendenza surreale. In questo periodo dipinge opere esemplari come L’aquilone e Leggerezza dell’essere.
Poi, come ho scritto più volte, si stacca dalla ricca cromia dei colori, apre la strada al monocromo e avvia un ciclo di paesaggi cosmici che determineranno l’intera evoluzione della sua pittura. Ancora oggi quella più riconosciuta del pittore. Punteggiano questa felice stagione Aurora cosmica, Mondi lontani, Luna calante, Luna soffusa e Blu soffuso. I disegni che qui pubblichiamo non sono altro che l’epilogo di un cammino fantasioso, di un viaggio dentro l’universo, fonte di leggende, miti, arte, poesia. Felixandro vive e svolge la sua attività artistica a Roma, sua città natale. Tiene la prima mostra nel 1970; l’anno successivo espone con il gruppo Il ponte nell’omonima galleria e sempre nello stesso anno partecipa alla Mostra omaggio a Palizzi a Roma. Negli anni successivi espone in diverse collettive e mostre personali sia in gallerie private che in sedi istituzionali.