Ulisse, l’arte e il mito
di Giuseppe MASSIMINI
Una grande mostra ai Musei San Domenico a Forlì. In 13 sezioni 200 capolavori, dall’età antica a tutto il Novecento
La figura e il mito di Ulisse narrata nel corso dei secoli. I Musei S. Domenico a Forlì ospitano la mostra Ulisse, l’arte e il mito, promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forli in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e a cura di Fernando Mazzocca, Francesco Leone, Fabrizio Paolucci e Paola Refice – direzione generale di Gianfranco Brunelli (fino al 31 Ottobre). Alle spalle un prestigioso Comitato Scientifico presieduto da Antonio Paolucci e la collaborazione con i più importanti musei nazionali e internazionali con prestiti eccezionali; catalogo – Silvana Editoriale con approfondimenti critici e riproduzione fotografica delle opere. Articolata in 13 sezioni, la rassegna, racconta come gli artisti hanno interpretato il mito di Ulisse attraverso capolavori di ogni tempo, dall’età antica fino a tutto il Novecento. Duecento le opere esposte tra dipinti, sculture, miniature, mosaici, ceramiche, arazzi e grafiche. Tra questi alcuni capolavori e manufatti unici come la nave greca arcaica di Gela, esposta per la prima volta nella chiesa di San Giacomo, accanto ai Musei, dopo il suo ritrovamento e Afrodite Callipige del Museo archeologico di Napoli. Ad accogliere i visitatori, nel piazzale antistante i Musei, il grande cavallo di Troia, potente icona evocativa e simbolica delle vicende dell’eroe omerico, progettato dallo studio Lucchi & Biserni di Forlì e realizzato da Defilu’s. La prima sezione, il “Concilio degli dei”, mostra alcuni capolavori dell’antichità messi a confronto con la grande tela Assemblea degli dei olimpici realizzata da Rubens nei primi anni del soggiorno mantovano presso la corte di Vincenzo Gonzaga. Si continua con il mondo romano, l’eredità del Medioevo e l’età del Rinascimento. Il Seicento è il secolo delle umane passioni “il cui rimando all’ eroe greco diventa una sorta di pretesto figurativo per affrontare il genere paesaggistico in termini ideali”. Narrano questa sezione le opere di Giovanni Benedetto da Castiglione, detto il Grechetto, Guercino, Luca Giordano, Pieter Paul Rubens e altri artisti coevi.
Da portavoce all’età del classicismo, Tiresia predice il futuro ad Ulisse di Johann Heinrich Füssli e Ebe di Antonio Canova. Un’altra sezione ci racconta l’incontro di Ulisse con le Sirene. Anche qui la mostra ci offre opere notevoli. Tra tutte spicca Le sirene di Cesare Viazzi. Con Diomede e Ulisse fuggono dopo il furto del Palladio di Giovanni Battista Garberini entriamo nel clima del romanticismo mentre con Circe di Louis Chalon nelle inquietudine simboliste. Il mito di Ulisse prosegue anche in tutta l’arte del ‘900 e tocca il cuore di molti artisti: Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Mario Sironi, Corrado Cagli, Carlo Carrà, Scipione, Achille Funi, Arturo Martini, Leoncillo, Bill Viola e tanti altri ancora. Di volta in volta Ulisse è l’eroe dell’esperienza umana, della solitudine, dell’intelligenza, della conoscenza e dell’ inganno.