Angelo Peruzzi ricorda il suo esordio con la maglia della Lazio

Angelo Peruzzi ricorda il suo esordio con la maglia della Lazio




Angelo Peruzzi, club manager biancoceleste, è intervenuto a S.S.Lazio Agenzia Ufficiale per ricordare il suo debutto con la Prima Squadra della Capitale, avvenuto l’8 settembre 2000 nella finale di Supercoppa italiana vinta 4-3 contro l’Inter.




“Quella partita fu strana: alla prima ufficiale con la Lazio mi trovai subito contro la mia ex squadra e con un trofeo in palio. Fu una partita bizzarra, prendemmo gol subito, rimontammo e l’Inter tornò a farsi sotto. Fu la classica partita d’agosto, per fortuna alla fine riuscimmo a portare a casa il trofeo”.

Quali furono le prime sensazioni?

“Il primo impatto fu bellissimo perché l’Olimpico era pieno e avevamo una squadra fortissima, che poteva lottare per vincere ogni competizione, alla quale mancò solamente un po’ di fortuna durante la stagione. Per me quindi era un grande vanto iniziare un’avventura con quella Lazio”.

Dopo quell’esordio, altre 225 gare in biancoceleste: impossibile trovare quella preferita?

“Ho vissuto 7 stagioni con la Lazio, con tante partite. Ci sono stati periodi belli e meno belli, come è normale che sia. Difficile elencarli, ricordo momenti dove la squadra girava alla perfezione ed altri dove abbiamo patito, soprattutto quando la Società era in sofferenza. Come tutte le squadre che puntano in alto ci sono state grandi soddisfazioni ed episodi in cui si sarebbe potuto fare decisamente meglio”.




Club manager dal 2016, un collante fondamentale tra dirigenza e spogliatoio: che rapporto pensa di avere con i calciatori?

“Quando capisci di non essere più calciatore, è logico che cambi tutto. Mi sono in calato in questo ruolo 4 anni fa, dove ho provato gioie importanti come l’ultima Supercoppa italiana. Mi trovo benissimo grazie allo staff ed ai ragazzi. Per me quest’ultimi sono come figli, ho sempre detto loro che cercherò di risolvere ogni problema. Poi è ovvio però che debbano rispettare i ruoli e le persone: se portano rispetto, io farò lo stesso con loro e saremo sempre amici”.

(fonte: sslazio.it)




Redazione

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