Serie A | Lazio-Juventus 1-1: Caicedo zittisce il rumore dei nemici
di Fabio BELLI
Il rumore dei nemici, lo aveva chiamato una volta in maniera memorabile José Mourinho: un ronzio da cui, isolandosi, si può ricavare la forza che serve per vincere le battaglie più difficili. Vittima di un attacco mediatico senza precedenti, la Lazio tiene testa alla Juve milionaria, quella di Cristiano Ronaldo, Morata, Dybala in panchina, delle risorse infinite. Che ancora una volta viene pugnalata al cuore dal supereroe di questi tempi, Felipe Caicedo da Guayaquil, che attende l’ultimo secondo per l’ennesima volta, come nei film epici di Hollywood. E stavolta l’esultanza è carica di rabbia e amore per quella che Inzaghi ha chiamato “La mia Lazio” e che appartiene nel profondo a ogni singolo giocatore che la sta difendendo in campo in queste settimane.
FORMAZIONI – Senza Immobile, Strakosha e Lucas Leiva, Inzaghi ritrova Luis Alberto e Radu dal 1′ e Lazzari in panchina, confermando Muriqi in attacco al fianco di Correa e rilanciando Cataldi in mediana. Per Pirlo, oltre ai già annunciati forfait di Chiellini e Ramsey, c’è da fare i conti con l’assenza in extremis di Chiesa: al suo posto il giovane Frabotta, romano cresciuto nelle giovanili del Savio.
CR7 IN GRANDE SPOLVERO – La Lazio alza subito il ritmo con la Juve che fa pressing alto. Ma dopo un paio di combinazioni interessanti al quarto d’ora sono i bianconeri a colpire. Gran discesa di Cuadrado sulla destra, pallone nel mezzo e il guizzo giusto lo trova Cristiano Ronaldo, che piazza la zampata alle spalle di Reina. CR7 in grande spolvero, sfiora il gol in altre due occasioni con una rasoiata dal limite dell’area e soprattutto con una conclusione a girare che si stampa sul palo. Ma anche la Lazio c’è: Muriqi non arriva d’un soffio a spingere in rete un pallone piazzato con maestria da Milinkovic-Savic, Correa e Luis Alberto vengono chiusi sul più bello su belle incursioni portate avanti. Nel recupero del primo tempo, calcio di punizione dal limite e grande risposta di Reina ancora su Cristiano Ronaldo.
CAICEDO OLTRE OGNI LIMITE – La ripresa inizia con la Juventus tutta dietro la linea del pallone e la Lazio a manovrare incessantemente. Marusic sfiora il gol con una pennellata dalla trequarti che esce a pochissimi centimetri dall’incrocio, quindi al 9′ è tempo di cambi con Lazzari, Hoedt e Caicedo che rilevano Fares, Radu e Muriqi. La Juventus punta tutto sulle ripartenze ma Morata è controllato a vista e Ronaldo, dopo un pestone alla caviglia, dà inusualmente forfait a un quarto d’ora dalla fine, quando Inzaghi inserisce anche Akpa Akpro e Pereira per Cataldi e Luis Alberto. A 10′ dalla fine Marusic di testa ha la palla buona, ma il pallone finisce tra le braccia di Szczesny. Qualcuno inizia a pensare: vuoi vedere che anche stavolta… e accade l’incredibile, 4′ di recupero, l’ultimo si consuma con Simone Inzaghi che spinge letteralmente Marusic a battere la rimessa laterale verso Correa. Che inventa il numero della partita, salta secchi prima Bentancur e Cuadrado, poi passa in mezzo ad altri due e serve Caicedo, che si gira con Bonucci alle spalle e piazza il pallone dove Szczesny non può arrivare. Quello che succede poi è già nella storia.
IL TABELLINO
SERIE A
LAZIO-JUVENTUS 1-1
Marcatori: 15′ Cristiano Ronaldo (J), 90’+4 Caicedo (L)
LAZIO (3-5-2) – Reina, Luiz Felipe, Acerbi, Radu (54′ Hoedt); Marusic, Milinkovic-Savic, Cataldi (76′ Akpa Akpro), Luis Alberto (76′ Pereira), Fares (54′ Lazzari); Correa, Muriqi (54′ Caicedo). A disp.: Alia, Furlanetto, Patric, Armini, D. Anderson, Parolo, Raúl Moro. All.: Simone Inzaghi.
JUVENTUS (3-4-3) – Szczęsny; Danilo, Bonucci, Demiral; Cuadrado, Rabiot, Bentancur, Frabotta; Kulusevski (76′ McKennie), Morata (88′ Bernardeschi), Cristiano Ronaldo (76′ Dybala). A disp.: Buffon, Pinsoglio, Frabotta, Drăgușin, Arthur, Portanova. All.: Andrea Pirlo.
Arbitro: Davide Massa (sez. di Imperia)
Assistenti: Meli, Alassio
IV uomo: Sacchi. V.A.R.: Mazzoleni. A.V.A.R.: Cecconi
NOTE. Ammoniti: 45’+1′ Cataldi (L), 78′ Akpa Akpro (L), 84′ Cuadrado (J). Recupero: 1′ pt, 4′ st.