Europa League | Impresa della Roma, Ajax piegato 2-1 con Pellegrini e Ibanez
di Gianluigi Pugliese
(foto di © Gian Domenico SALE – www.photosportiva.it)
Marcatori: 39′ Klaassen; 57′ Pellegrini; 87′ Ibanez
AJAX (4-3-3) – Scherpen; Rensch (79′ Klaiber), Timber, Martinez, Tagliafico; Klaassen, Alvarez, Gravenberch; Antony (88′ Idrissi), Tadic, Neres (64′ Brobbey). Allenatore: ten Hag
ROMA (3-4-2-1) – Pau Lopez; Mancini, Cristante, Ibanez; Bruno Peres, Veretout (76′ Villar), Diawara, Spinazzola (28′ Calafiori); Pellegrini Pedro (89′ C. Perez), Dzeko (76′ Mayoral). Allenatore: Fonseca
Arbitro: Sergej Karasev
Ammoniti: 71′ Rensch, 86′ Lisandro Martinez, 90′ Cristante
La Roma sbanca alla Johan Cruijff Arena e si aggiudica l’andata dei quarti di finale della Uefa Europa League. Nel giorno del compleanno di Agostino Di Bartolomei, Ibanez trova un siluro alla Di Bartolomei che mette la parola fine a un match sofferto e ricco di colpi di scena.
La partita non si era messa nel verso giusto per gli uomini di Fonseca, che al 28’ si è trovato costretto a sostituire Spinazzola per un risentimento al flessore (da verificare le condizioni). Il laterale sinistro fino a quel momento era stato immarcabile e sembrava essere la chiave tattica della partita.
L’Ajax ha avuto il pallino del gioco per larghi tratti dei 90 minuti, ma la Roma ha sempre dato l’impressione di rendersi pericolosa nelle sortite offensive.
Al 38’ i lancieri vanno in vantaggio con Klaassen, che appoggia in rete il suggerimento di Tadic dopo l’errore in appoggio di Diawara e l’incertezza di Mancini. Sembra di vedere la Roma di campionato, quella impacciata e autolesionista. Si va al riposo sull’uno a zero per i padroni di casa, con i giallorossi che fin qui si erano resi pericolosi con una gran botta di Cristante dai trenta metri.
L’episodio arriva nella ripresa e sembra essere a favore dell’Ajax, con Ibanez che stende ingenuamente Tadic all’interno dell’area di rigore; Karasev non esita e concede il penalty. Dal dischetto è lo stesso numero dieci a presentarsi, ma Pau Lopez rimane in piedi e fermo fino all’ultimo respingendo la conclusione (minuto 53). La partita a questo punto prende una piega diversa, con la Roma che intravede la possibilità di colpire. Dzeko, da posizione defilata, non riesce ad inquadrare lo specchio con un colpo di testa che finisce sull’esterno della rete. Il centravanti bosniaco si dimostra in condizione ed è immarcabile quando sente profumo di notti europee.
Goal mangiato dal dischetto, goal subito, e al 56’ Pellegrini (con la complicità di Scherpen) realizza su punizione il goal del momentaneo uno a uno.
Il vero protagonista della partita è sicuramente Pau Lopez, croce e delizia nei 90 minuti di Amsterdam. Il portiere spagnolo non dà mai sicurezza ai compagni e gli errori che si susseguono a partire dai primi minuti, rischiano di compromettere anzitempo la qualificazione. Difficile però pensare che il Calcio non sia uno sport fatto di episodi e autostima; dopo il rigore parato infatti, l’estremo difensore giallorosso si prende la scena prima su Antony, poi su Brobbey (appena entrato) in uscita bassa.
Al minuto 87 la svolta della partita: sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dalla sinistra da Pellegrini, Ibanez si stacca dal mucchio e raccoglie il pallone che successivamente viene scagliato di rabbia sotto l’incrocio dei pali. Gioia in campo e in panchina per la Roma. Gioia doppia per Ibanez, che ha potuto così rimediare al fallo da rigore commesso ad inizio ripresa.
Non c’è più tempo per le disperate sortite offensive dalla squadra di ten Hag; vince la Roma, con Fonseca che nel post partita si toglie qualche sassolino dalla scarpa in seguito alle tante “bugie” che vengono scritte da tempo sul suo rapporto con i calciatori.
Una Roma tosta, capace di soffrire, folle e in versione europea (9 vittorie un pareggio e una sconfitta fin qui), sposta a proprio favore le percentuali di qualificazione. Mai sottovalutare squadra e tradizione dell’Ajax, che tra una settimana si presenterà agguerrita nella partita di ritorno.
