Roma, capitale dell’arte. Un ricco calendario di mostre nel primo weekend di ottobre

Roma, capitale dell’arte. Un ricco calendario di mostre nel primo weekend di ottobre

di Giuseppe MASSIMINI

Non solo Colosseo, Fontana di Trevi, Piazza di spagna. In questo primo weekend di ottobre la città di Roma è più viva e pulsante che mai con un ricco calendario di mostre di arte antica, moderna e contemporanea. Un’occasione in più per visitarla. Le Uccelliere Farnesiane e il Tempio di Romolo, all’interno del Parco archeologico del Colosseo, ospitano fino al 12 gennaio 2025, la mostra Penelope. Con più di 120 opere articolate in quattro nuclei tematici si ripercorre il mito e la fortuna della sposa di Ulisse e regina di Itaca. Sempre al Parco archeologico del Colosseo, nelle sale del Museo Foro Romano, da vedere Cyprea: La rete di Afrodite (fino al 26 novembre). L’esposizione coinvolge otto artisti di spicco e intreccia l’arte contemporanea con l’archeologia e celebra la figura di Afrodite e il legame storico-culturale tra Italia e Cipro. Da controcanto, nella vicina Piazza Venezia, a Palazzo Bonaparte Botero. Una grande mostra. Con oltre 120 opere, allestite in 11 sezioni, si ripercorre tutto l’universo dell’artista colombiano sempre coerente al suo inconfondibile stile (fino al 19 gennaio 2025). Il Museo Casa di Goethe, in via del Corso, per celebrare i 150 anni della nascita dell’impressionismo, presenta Max Libermann. Un impressionista a Berlino (fino al 9 febbraio 2025). Un’occasione unica per ammirare nel nostro paese le opere del pittore tedesco in tutte le sue sfaccettature. Uno sguardo sull’arte del XX secolo alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, in via Francesco Crispi. La mostra L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano, racconta una delle stagioni più originali dell’arte italiana tra gli anni Trenta e Cinquanta con particolare riferimento alle personalità e ai gruppi attivi principalmente a Roma, Milano e Torino (fino al 2 febbraio 2025). Da non perdere alla GNAM (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea) la sala dedicata a Emilio Isgrò, scrittore e poeta visivo che viene celebrato dal museo con una rassegna personale organizzata in occasione dei sessant’anni della sua prima Cancellatura, gesto radicale ed audace che ha rivoluzionato il linguaggio dell’arte a livello internazionale.

Da sinistra, Immagine della mostra Penelope, Ballerina alla sbarra di Botero e i dipinti di D. Sbaraglia e A. Trani

Occhio ad alcune gallerie d’arte. La galleria Gagosian (via Francesco Crispi) ospita, fino al 23 novembre, la mostra Helen Frankenthaler: Painting on paper, 1990-2002, diciotto opere su carta di una delle artiste americane più apprezzate del suo tempo e la galleria Z20 di Sara Zanin (via Alessandro Volta) la mostra Beatrice Pediconi. Senza turbare una stella(fino al 10 Novembre). Tra le altre proposte, da prendere in considerazione, Oltre l’ultimo respiro. Daniele Sbaraglia e Alessandro Trani alla galleria Medina (via Angelo Poliziano, fino al 10 ottobre). Di Alessandro Trani la poesia del mare e del cielo modulata in tutte le sue sfumature cromatiche: dal blu intenso all’azzurro mediterraneo fino al rosso imbrunito che annuncia il calare della sera; di Daniele Sbaraglia una visione surreale della realtà traghettata da un lato verso una dimensione onirica e dall’altro verso mondi lontani animati da forme in costante trasformazione.

Redazione

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