Voce ai protagonisti, post partita Renato Curi Angolana – Vigor Perconti, parla Luigi Miccio
di Lorenzo Petrucci
COMMENTO DELLA PARTITA: “Nel primo tempo la mia squadra è stata sicuramente contratta, poco lucida, poco organizzata e soprattutto poco univoca e poco uniforme nel modo di pensare e per contrapporci in modo vincente a questo avversario. Per una Renato Curi che nella prima parte di gara, spinta anche da un grande orgoglio e dalla voglia di rimanere all’interno di queste Final Six, ha prodotto uno sforzo molto importante per cercare di metterci in difficoltà.
Nel proseguo di prima frazione la mia squadra l’ho vista sicuramente molto più ordinata, proiettata a giocare insieme e anche con un paio di situazioni per poter andare in vantaggio.
Nell’intervallo ho cambiato qualcosa con i cambi che sono stati determinanti sia perché a questo livello le partite si vincono in venti ma anche per la vicinanza delle partite. Nello spogliatoio ho detto ai miei ragazzi che non dovevamo fare da comparse in queste Final Six e nella ripresa è stato effettivamente un monologo perché la squadra ha cominciato a pensare insieme.
I CAMBI: In alcuni casi dei ragazzi che ho messo dentro dalla panchina c’è stato un fattore determinante, come in Accarino o Hinton, la fame, l’umiltà, la voglia di correre più dell’avversario e in altri casi per esempio Bruno (autore del gol decisivo) che è un talento sopra la media. Quando riceve palla negli ultimi venti/trenta metri e riesce a orientare il controllo verso la porta avversaria non lo prendi più.
Gli ingressi quindi non hanno fatto la differenza nella tecnica o nella tattica ma più nell’atteggiamento.
CHIAVE TATTICA: Il nostro obiettivo contro la Renato Curi era quello di scardinare il blocco basso che la squadra abruzzese aveva, per far lavorare in maniera sincronizzata e connessa, volevamo muoverlo con dei cambi gioco manovrati, veloci, volevamo soprattutto permettere gli inserimenti interni delle mezz’ali per sfaldare tipica dei due mediani tipica del 4-4-2.
SAN MICHELE CATTOLICA: Adesso andremo ad affrontare la San Michele Cattolica Virtus, è una squadra forte che contro la Renato Curi non ha sofferto niente che dopo 20′ minuti avrebbe potuto fare anche il due a zero su rigore, è una squadra che davanti ha grandissime qualità, ben organizzata, che ha sincronismi, che ha idee, sarà dura. Per quello che è il San Michele, anche se non conosco l’altro girone, è una finale anticipata.”