Dinamo Labico calcio (II cat.), il preparatore atletico Marsili: «La squadra ha tanta qualità»
Ufficio stampa Dinamo Labico
La Dinamo Labico ha cominciato a correre. La squadra del presidente Campana, dopo il saluto del sindaco Giovannoli nel primo giorno di preparazione, ha iniziato a sudare in vista dell’esordio nel nuovo campionato di Seconda categoria che avverrà ad ottobre. Pietro Marsili, neo preparatore atletico della squadra labicana, fornisce le sue prime sensazioni. «L’approccio con il gruppo è stato sicuramente positivo. In questi primi giorni di lavoro i ragazzi hanno mostrato disponibilità e voglia di sacrificio, la cosa più difficile sarà continuare a dimostrare questa costanza per tutta la stagione. Comunque dal punto di vista tecnico i ragazzi mi hanno molto sorpreso: questa squadra ha tanta qualità anche se ovviamente è presto per dire che tipo di campionato possiamo fare». Marsili fa parte dello staff di mister Alfio Nuzzi che comprende anche il vice allenatore Cesare Amadio e il preparatore dei portieri Fabio Colonna: uno staff completo e di tutto rispetto che conferma la voglia della Dinamo Labico di fare le cose con grande attenzione. «Oltre a noi c’è tutto un gruppo dirigenziale che non fa mancare nulla ai ragazzi» aggiunge Marsili che è tornato sul campo proprio in virtù dell’antica amicizia con mister Nuzzi. «Ero fermo da parecchi anni visto che avevo dovuto interrompere tempo fa la mia carriera dilettantistica (da giocatore del Labico, ndr) per un grave infortunio. Ma con Alfio ci conosciamo da tanti anni ed è stato lui a volermi coinvolgere in questa nuova avventura: io sono un patito di calcio e non ho potuto dire di no». Intanto è saltata la prima amichevole programmata per sabato scorso, dunque la Dinamo Labico debutterà ufficialmente in amichevole mercoledì contro il Paliano per poi sfidare sabato il Rocca Priora. «I prossimi avversari militano entrambi in Prima categoria, dunque si tratterà di test impegnativi in cui però conterà soprattutto far giocare tutti i ragazzi. I primi giorni di preparazione – conclude Marsili – sono sicuramente molto duri, ma quando si usa il pallone la fatica si sente di meno».