La top 11 della terza edizione del Memorial Cristina Varani

La top 11 della terza edizione del Memorial Cristina Varani

Ufficio Stampa 3° Memorial Cristina Varani

Una finale che ha rappresentato uno spot per il movimento giovanile, quattro semifinaliste da gotha del calcio e un torneo che si conferma di altissimo profilo. Terminato domenica scorsa con il successo del Barcellona, il terzo Memorial Cristina Varani ha messo in mostra i migliori talenti del futuro. Se dalla Pineta dei Liberti sono già transitati, in passato, diamanti grezzi del valore di Romagnoli, Cutrone, Kean e Locatelli, la rassegna organizzata dall’Asd Racing Club ha proposto anche stavolta una serie di stelline dall’orizzonte roseo. Da un’idea dell’ufficio stampa è stata compilata la top 11 dei migliori 2004 ammirati durante la scorsa settimana. Segnatevi i loro nomi, perché ne sentirete presto parlare.
Tra i pali sono spiccate le qualità di Bryan Bonucci, già scelto come miglior estremo difensore della manifestazione. Con lui nelle vesti di guardiano, l’Inter ha subito quattro dispiaceri in 209 minuti.
Nella linea difensiva a quattro compare il nome dell’unico giocatore di una squadra dilettante selezionato. Si tratta di Lorenzo Gagliardi, terzino destro dell’Urbetevere che ha inanellato una serie di prestazioni maiuscole contro le professioniste ed è stato utilizzato da Barba per un totale di 260 minuti. Al centro del reparto note di merito per Heechan Han e Diego Almeida Crespo, portacolori delle due formazioni straniere ad aver partecipato. Il primo, coreano di nascita e trasferitosi negli USA tre anni fa, ha impressionato negli statunitensi del Weston, giocando tutti i minuti (291, recuperi compresi) della compagine di Gubellini e realizzando la rete decisiva nel successo contro la Lodigiani, mentre il secondo è stato tra i pilastri dei canterani azulgrana, con Martinez Novell che se ne è servito per 327 minuti e lui che lo ha ripagato finendo sul tabellino dei marcatori della finalissima, nella quale ha siglato il provvisorio 4-2 con una perentoria incornata che gli è valsa la seconda gioia personale. Completa il reparto il terzino sinistro della Roma Matteo Falasca, 274’ a macinare chilometri sul suo binario di spettanza.
Il centrocampo delle formazione ideale, schierato a rombo, coniuga fosforo e muscoli. In cabina di regia manovra Simone Bonavita, capitano e leader di un’Inter che si è aggrappata alle sue spalle per 235 minuti e lo ha visto esultare tre volte. Ai suoi lati stazionano lo juventino Michele Costanza, il più impiegato (372’) tra i magnifici undici nonché il cecchino della kermesse con due centri su altrettanti tentativi dal dischetto, e l’MVP Pablo Páez Gavira, meravigliosa creatura di un Barcellona che ha trascinato a suon di gol (8 in 322’) verso la conquista della coppa. Vertice alto è l’acrobata Luigi Cherubini, capitano e simbolo di una Lazio che lo ha strappato in estate ai cugini della Roma e si è goduta le sue rovesciate vincenti contro Racing Club e Inter. Per il numero 10 biancoceleste sono state quattro le segnature in 282 minuti.
Decisamente semplice l’allestimento della prima linea, affidata agli unici due ragazzi in grado di sfondare la doppia cifra. Il romanista Leonardo Rossi ha toccato quota dieci in 324’, timbrando il cartellino in cinque dei sei incontri in cui ha messo piede in campo, mentre l’interista Marco Marise può vantare un rapporto minuti giocati/gol fatti migliore (uno ogni 21,3) ma ha bussato “soltanto” in tre delle sei partite giocate.

Redazione

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