Dinamo Labico calcio (II categoria), la carica di Benedetti: «E’ ora di sfatare questo tabù casalingo»
Ufficio stampa Dinamo Labico
Come già accaduto dopo il k.o. all’esordio contro il Marino, la Dinamo Labico si rialza subito dopo una sconfitta casalinga (la seconda è stata contro lo Sporting San Cesareo) e si riprende i punti in trasferta. Domenica scorsa, infatti, i ragazzi di mister Nuzzi hanno violato il campo dei capitolini dell’Oir con un secco 3-0 firmato dai sigilli di Cerci (nel primo tempo), Testa e Tirotta. «Nel primo tempo gli avversari hanno colpito una traversa, ma noi abbiamo costruito buone occasioni e siamo passati in vantaggio con merito – racconta il regista classe 1986 Cristian Benedetti, fratello minore di Emiliano – Poi nella ripresa siamo andati a segno altre due volte e abbiamo legittimato il successo che ci serviva per cancellare il precedente k.o. con lo Sporting San Cesareo, anche se ci sono ancora tanti aspetti su cui migliorare». Il centrocampista, al quinto anno di Dinamo Labico, parla del curioso andamento della squadra di mister Nuzzi. «Penso sia piuttosto casuale aver perso due gare in casa e avere fatto i nostri sei punti in trasferta. E’ pur vero che qualche anno fa il nostro campo era quasi inespugnabile, ma credo che gli incontri con Marino e Sporting San Cesareo siano stati decisi da episodi: non ho visto squadre così superiori alla nostra. Comunque dobbiamo assolutamente sfatare questo tabù al più presto e nella gara (anticipata al sabato, calcio di inizio alle ore 15, ndr) contro i Canarini Rocca di Papa vogliamo tornare al successo davanti al nostro pubblico. Gli avversari? Di loro so poco, anche se da quelle parti costruiscono sempre squadre toste. Sarà una battaglia, ma in questa categoria è quasi sempre così». Il regista cerca di fare le carte al campionato della Dinamo Labico. «In questo girone ci sono diverse squadre attrezzate per vincere, ma noi abbiamo un buon gruppo e una squadra valida, anche se abbastanza giovane. Dal punto di vista fisico stiamo bene e d’altronde le squadre di mister Nuzzi sono sempre preparate sotto quell’aspetto, mentre dobbiamo sicuramente crescere dal punto di vista tattico e della fase difensiva perché spesso “offriamo” noi stessi agli avversari delle buone occasioni per farci male» conclude Benedetti.