La promessa Armini a bordo con i grandi

La promessa Armini a bordo con i grandi

di Gianluigi Pugliese

È tempo di Europa League in casa Lazio, ed è tempo di rivoluzionare un po’ la formazione in vista della prossima gara di campionato contro il Torino. I biancocelesti, che in queste ore sono in viaggio verso Waregem, si apprestano ad affrontare l’ultima gara di un girone letteralmente dominato (per ora a quota 13 punti). E chissà se il tecnico Inzaghi non abbia in mente di far esordire, magari a partita in corso, il giovanissimo Nicolò Armini, classe 2001 e capitano della nazionale italiana Under 17. Sarebbe davvero una notizia che balzerebbe agli occhi di tutti. Il giovane terzino infatti, (in svariate occasioni arruolato anche come centrale di difesa) se così fosse, scalerebbe le gerarchie e stabilirebbe un record, perché  dagli Allievi, all’esordio in prima squadra senza traghettare per la Primavera, non c’è riuscito nessuno.

Mister Inzaghi ha già dimostrato in più occasioni di non guardare mai la carta d’identità prima di far esordire un giocatore e la speranza di Nicolò, questa sera, è che tale regola venga nuovamente confermata. Il giocatore ha mostrato di saperci fare in mezzo al campo, di avere personalità e di avere anche e soprattutto la testa. La società a sua volta ha invece già espresso la sua opinione cartacea il 12 ottobre 2017 facendogli firmare un contratto fino al 2020.

È inoltre punto fisso della nazionale Under 17 praticamente dall’esordio, ovvero dal 18 agosto scorso, con la quale ha collezionato 9 presenze. Se le statistiche non bastano si potrebbe aggiungere che sul ragazzo ci sono addirittura finiti gli occhi dell’attentissimo e attivissimo procuratore Mino Raiola.

Come ogni destino di un calciatore che si rispetti, è giusto predicare calma e non alimentare inutili pressioni sui giovani talenti – e mai come in questo momento ne abbiamo bisogno – del nostro territorio. Auguriamo a Nicolò tutte le fortune possibili, seguendo sempre la strada del lavoro quotidiano per arrivare alla mèta tanto desiderata.

Da parte sua la partita contro  lo Zulte Waregem deve essere vista come una bella soddisfazione a prescindere, proprio perché essere aggregati con la prima squadra è motivo d’orgoglio. Poi certo, se Inzaghi lo facesse entrare …

Redazione

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