CONFERENZA STAMPA | Di Francesco pre Roma – Cagliari: “giocheremo per vincere, serve più cattiveria nel cercare il gol”

CONFERENZA STAMPA | Di Francesco pre Roma – Cagliari: “giocheremo per vincere, serve più cattiveria nel cercare il gol”

di Lorenzo Petrucci

(foto di © Gian Domenico SALE – www.photosportiva.it)

Vigilia di Roma – Cagliari, 17a giornata di campionato. Roma reduce dal pareggio esterno per 0-0 contro il Chievo Verona domenica scorsa. Parla in conferenza stampa pre match contro la formazione sarda il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco.

 

Giudizio sul Cagliari?
“Le ultime gare le hanno interpretate bene, reagisce, ha fisionomia e identità. E’ pericolosa davanti, hanno Pavoletti, Joao Pedro e Farias che si integrano bene. Noi dobbiamo giocare per vincere. Poi ci tenevo a dire che domani giocheremo con una maglia celebrativa di Telethon per il quinto anno consecutivo e andranno all’asta. Invito tutti a dare un grosso contributo”.

Per aumentare la percentuale realizativa della Roma si lavora sul campo o sulla testa?
“Entrambi, si può far vedere in campo e su una lavagna ma bisogna poi farle concretamente e abbiamo lavorato molto su questo. Sono felice che abbiamo costruito molto perché vuol dire che la squadra si muove bene, ma siamo poco cinici e dobbiamo rispondere con i fatti”.

Com’è il rapporto sul campo tra Dzeko e Shick?
“E’ un piacere sentire che i ragazzi si siano integrati, specialmente per loro che giocano nello stesso ruolo. Ho lavorato in queste settimane con Patrik e mi piace la sua capacità di adattamento, per questo è possibile che potremo vederlo insieme. Ma non parliamo di coppia, noi giochiamo con tre davanti. E’ un giocatore che deve ancora migliorare sotto tutti i punti di vista, ma è un ragazzo intelligente. Dai test effettuati ha grandi margini di miglioramento, sia tecnici che fisici, e ne siamo contenti”.

Tommasi come presidente della federazione cosa pensa che possa dare?
“Sono d’accordo, mi fa molto piacere perché Tommasi ha tanti contenuti che può esporre. E’ equilibrato ed intelligente, è un ex calciatore ma è già nato per fare questo. Sarei felice se diventasse presidente”.

Nelle scelte che farà domani su Nainggolan, peserà il fatto che è diffidato in vista della Juventus?
“Farei un errore enorme, perché nell’imminenza c’è la gara col Cagliari. Poi anche io ci penso a queste cose, ma le valuto in prospettiva della condizione fisica dei giocatori e non della prossima gara”.

A 15 giorni dall’inizio del mercato, ne ha già parlato con la società o è stata già elaborata una strategia?
“Io devo pensare a tutte le gare fino al 6 gennaio, e prima di allora non ne parlerò. E’ prematuro parlarne ora, nella mia testa c’è soltanto il Cagliari. Cerchiamo di arrivare al 6 gennaio in determinate condizioni, valutando anche la volontà dei giocatori, e poi vedremo. Oggi sono sereno e lavoro solo con chi ho, senza badare al futuro”.

Si aspettava club interessati a lei? Potrebbe distrarla tutto questo?
“Non mi distrae perché poi non ho fatto ancora nulla. Poi non dobbiamo accontentarci, perché chi si accontenta, cade. Sono concentratissimo solo sulla Roma e sono felicissimo di allenare in questo club”.

Che margini di miglioramento ha la squadra?
“Non saprei, di positivo c’è il fatto che non prendiamo molti gol anche se non ne facciamo quanti dovremmo e lo potremmo fare visto che abbiamo le qualità. I giocatori che ha nominato devono crescere tantissimo, mi attendo anche i loro gol, e io conosco un solo modo per migliorarsi: il lavoro sul campo, l’allenamento. Serve più cattiveria e determinazione nel cercare il gol”.

Contro il Cagliari Kolarov potrà riposare? Com’è la condizione di Emerson?
“Kolarov riposerà, ad Emerson manca ancora poco per tornare il giocatore che conosciamo, quasi sicuramente mercoledì partirà dal primo minuto e riposerà Kolarov”.

La Roma può arrivare in fondo in tutte le condizioni?
“Lo pretendo, il fatto che io possa cambiare gli elementi non cambia che voglio che la mia squadra affronti tutti gli obiettivi allo stesso modo. Se vogliamo diventare un pochino più grandi come mentalità dobbiamo ambire ad arrivare in fondo dappertutto”.

Redazione

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