Lotito: “Le novità per la comunicazione in casa Lazio”
di Arianna MICHETTONI
Ecco le parole di Claudio Lotito riguardo i cambiamenti per la comunicazione nella Lazio:
“È in atto nella Lazio una ristrutturazione della società che è funzionale al miglioramento strutturale e alla rappresentazione della società. Arturo è mio amico da tempi non sospetti, segno della ricerca assoluta delle qualità morali delle persone, senza andare a scalfire quanto già fatto. La società al mio arrivo non aveva nulla, tutto questo è stato messo in piedi per iniziativa della società; le persone devono ricoprire i loro ruoli in base alle loro capacità e per creare le basi di una comunicazione che sia più efficiente e rispondente alla verità: la Lazio paradossalmente ha costruito tanto ma a livello comunicativo non gli è mai stato riconosciuto nulla. Per questo ho ritenuto indispensabile avvalermi di una personalità riconosciuta; noi abbiamo fatto tante cose e nessuno le ha mai registrate, anzi, si rappresentano solo le negatività. Quindi c’è qualcosa che non funziona nella comunicazione, e nasce l’esigenza di cambiare al fine di fermare una comunicazione artefatta che costruisce casi non rispondenti al vero. Voglio creare una stagione nuova, grazie ad una persona autorevole, che possa svelenire l’ambiente e che possa far sì che i meriti vengano riconosciuti – e anche le critiche. Arturo Diaconale sarà il responsabile della comunicazione, Stefano de Martino continuerà nel suo operato meritorio; si tratta di dare una linea editoriale riconosciuta a livello nazionale ed internazionale, da una persona autorevole. Io ascolto i suggerimenti e le critiche di chiunque, dal più umile al più istituzionale: per questo Arturo Diaconale avrà una comunicazione improntata all’insegna del dialogo e dell’autorevolezza, cioè giornalisti che possano rapportarsi ad una figura professionale. È un nuovo inizio, De Martino si occupa della radio, della televisione e del giornale; Diaconale è responsabile della comunicazione e portavoce della società. Vedremo ora se le persone avranno ora il coraggio di proseguire in quegli atteggiamenti non deontologici.