Castelverde calcio, il bilancio di metà stagione di Longo: «Contenti, ma serve ancora più lavoro»
Ufficio stampa Castelverde calcio
Nel prossimo week-end torneranno in campo tutte le formazioni agonistiche del Castelverde, dalla Prima categoria alle squadre del settore giovanile. La pausa è stata anche il modo di fare un punto della situazione per la società biancoverde e il direttore generale Clemente Longo traccia un primo bilancio a metà della stagione. «La Prima categoria sta andando bene ed è all’altezza delle aspettative. Si è tolta più di qualche soddisfazione (come il pari con la Tivoli 1919 nell’ultimo match del vecchio anno, ndr) e siamo convinti che possa crescere ancora. Non abbiamo fatto investimenti “pazzi” per costruire l’organico, ma siamo sicuri della bontà del materiale umano a disposizione di mister Casarola: con il lavoro e l’impegno penso si possa scalare ancora qualche posizione in classifica». Meno soddisfacente, secondo il direttore generale, il bilancio del settore giovanile agonistico. «Non vorrei entrare troppo nello specifico anche se gli Allievi 2001 hanno chiuso il 2017 con tre vittorie consecutive e gli Allievi 2002 hanno fatto nel complesso una buona prima parte – dice Longo -. In generale credo che manchi qualche risultato perché spesso abbiamo incrociato avversari di un blasone e di un’organizzazione inferiore e non siamo riusciti ad ottenere ciò che volevamo. Serve ancora più impegno e un cambio di rotta abbastanza deciso: non bisogna perdere l’abitudine al lavoro perché con certi atteggiamenti può venire meno l’entusiasmo. In ogni caso a nome della società auguro a tutti i nostri gruppi di poter fare un importante percorso di crescita in questa prima parte di 2018». La stagione in corso ha “consegnato” al Castelverde una svolta estremamente rilevante, vale a dire l’avvio di una proficua collaborazione con una grande società come il Frosinone. «Un “matrimonio” che ha portato sicuramente frutti positivi, soprattutto in termini di Scuola calcio visto che l’impostazione del lavoro sul settore di base può essere totalmente diversa da quanto accade nell’agonistica» conclude Longo.