Assonanze e Dissonanze
di Giuseppe MASSIMINI
Al Museo Civico di Marino opere di artisti contemporanei dialogano con i reperti del Museo
Buon inizio d’anno per l’arte contemporanea al Museo Civico Mastroianni a Marino. Ad aprire la nuova stagione espositiva la mostra “Assonanze e Dissonanze. Un percorso tra archeologia e arte contemporanea”. Raccoglie le opere di una trentina di artisti in un avvincente percorso espositivo che si snoda tra i preziosi reperti del Museo. I lavori su carta di Remo Brindisi, Renato Guttuso, Umberto Mastroianni, Ernesto Treccani e Sante Monachesi, indiscutibili maestri dell’arte italiana della prima metà del Novecento, dialogano con una testa femminile della fine del II sec. d.C. un reperto di statuaria classica. A seguire due rilevanti pittori del secolo scorso, Ennio Calabria e Sandro Trotti. Ha rappresentare l’arte del nuovo millennio una scelta di artisti di diverse esperienze e scelte espressive.
La forza di dramma e di sentimento in Anna Maria Altieri, il piacere pittorico e l’intensità della luce in Susy Senzacqua, la luminosità del colore in Antonio Galeazzi, l’astrazione variabile e fine in Giovanna Gallo. Si prosegue con altri artisti di primissimo piano: Maurilio Cucinotta porta in mostra “Vanità” uno dei dipinti più riconosciuto della sua piena maturità e Pino Spagnuolo due opere capitali della sua lunga attività artistica. Portavoce di visioni allegoriche Nuccia Amato. Di intima poesia descrittiva il lavoro fotografico di Robbi Huner. Si confrontano con un blocco di trabeazione e un frammento di capitello corinzio una tecnica mista di Fabio Santori, un dipinto di Marco Diaco che ha sempre mantenuto uno stretto dialogo con la pittura materica e le formelle in ceramica raku di Maria Felice Petyx di forte impatto visivo. A riportare l’attenzione sulla pittura figurativa una grande tela di Egidio Scardamaglia “Figura in un interno”, di intenso spessore narrativo e una splendida natura morta firmata da Paul De Haan. Accanto ad un frammento di statua virile del II sec. d.C due straordinari acquerelli: di Selly Avallone, “Veduta di Venezia”, di lirica serenità e di Vincenzo Esposito, “Acquedotto romano”, carico di morbidezze pittoriche. In dialogo con la Testa di Medusa del III sec. d.C. i disegni di Rosita Sfischio, di felice gusto naturalistico, e un pastello di Angela Ronzoni, una sorta di sintesi tra cubismo e realismo. Mentre la tela di Maria Ceccarelli “Meditazione”, di alta poesia interiore e di Paolo Cannucciari, ricca di suggestioni cromatiche, dialogano con la statua muliebre del III sec. d.C.. Infine Cecilia Bossi rivisita con tracce di quotidianità la Pop Art e Anna Salvati Andy Warhol con uno sguardo puntato soprattutto sulla manipolazione delle immagini. La mostra, inaugurata dall’Assessore alla Cultura Paola Tiberi e dal Direttore del Museo Civico Alessandro Bedetti, resterà aperta fino al 20 gennaio 2018.