CONFERENZA STAMPA pre Roma – Sampdoria Di Francesco: “uno tra El Shaarawy e Perotti possibile titolare, Dzeko a disposizione”
di Lorenzo Petrucci
(foto di © Gian Domenico SALE – www.photosportiva.it
Conferenza stampa di Mister Eusebio Di Francesco alla vigilia della gara contro la Sampdoria, posticipo di domenica sera ore 20:45 allo stadio Olimpico.
Qual è la situazione acciaccati?
“Per chi ha giocato le due partite gli allenamenti sono stati due giorni più di recupero che di lavoro, avendo giocato 2 partite di 90 minuti e vista anche la rosa poco ampia al momento abbiamo tutelato più il recupero che il lavoro per determinati giocatori. Per quanto riguarda De Rossi lo valutiamo oggi, ieri ha aumentato i carichi vediamo oggi con la palla come va. Se dovesse andare bene il provino finale sarà a disposizione, ma non so se può giocare o meno dall’inizio. Perotti ed El Shaarawy saranno quasi sicuramente tutti e due convocati e uno dei due può anche partire titolare. Oggi c’è il provino definitivo. Mentre Gonalons non recuperabile.”
Rispetto alla gara di mercoledì, cosa vorrebbe vedere di positivo domani e cosa è meglio evitare di fare in partita?
“Il gol! Scritto grande grande. E’ importante perché abbiamo creato tanto, tante occasioni pericolose nelle quali dovevamo far gol. E’ un problema che ci portiamo dietro da tanto, ma basta stare sempre ad analizzare e ridire cosa facciamo e cosa non facciamo. Per quello che abbiamo creato, per le tante situazioni in cui abbiamo messo i giocatori nella possibilità di fare gol, non possiamo avere così tante occasioni e fare solo un gol. E’ un periodo che qualche gol lo prendiamo, ma se analizziamo la differenza con quelli non fatti, sono di più quelli non fatti. Dobbiamo essere più bravi, come già detto mettere determinazione e cattiveria per cercare di fare gol. Sono convinto che sia arrivato il momento giusto per tornare a fare gol in più.”
Nainggolan la convince di più da intermedio o nel ruolo ibrido visto a San Siro?
“Credo che Nainggolan l’altro giorno ha avuto un paio d’occasioni per fare gol, una è rimbalzata male e l’altra ha tirato dalla parte del portiere. Sono dei momenti, lo scorso anno tirava da 35 metri e la metteva sotto l’incrocio. Sono anche dei momenti in cui deve ritrovare determinate sicurezze, al di là del ruolo. Ha la capacità e l’intelligenza calcistica di farsi trovare sempre al posto giusto nel momento giusto, deve sfruttare meglio le sue potenzialità. Mi piace come interpreta entrambi i ruoli, è molto bravo quando lavora tra le linee, che sia intermedio o esterno d’attacco, per quello lo valuterò anche per questa gara, anche se questo è il suo ruolo.”
Under, Defrel, Schick. Chi le dà più garanzie nei 90 minuti nel ruolo di esterno?
“Se devo guardare la condizione generale nessuno dei tre, forse più Schick che si è allenato con più continuità in questo periodo. Su Patrik, ho parlato sempre di testa, atteggiamento, modo di entrare in campo. E’ entrato da esterno destro e l’ha fatto benissimo, è quindi un ruolo che può ricoprire con la testa giusta e l’applicazione lo può ricoprire questo ruolo, cercando di fare ciò che gli chiedo.”
Ultima gara nel periodo del mercato. E’ ancora libero di scegliere la formazione che crede?
“Totale libertà al di là della trattativa in corso che c’è e che sapete meglio di me. Sono due giocatori che li ho a disposizione per questa gara, sono utilizzabili e li farò giocare se lo ritengo necessario.”
Kolarov sembra accusare un pò di stanchezza. Palmieri può giocare? Se dovesse partire, chiederà un rinforzo?
“Il mercato come si dice non dorme mai. Vediamo quali saranno le nostre mosse, cercare di mettere qualcosa a destra o sinistra. In base a quello che uscirà e le varie situazioni faremo valutazioni. Bisogna dire che a sinistra abbiamo più alternative, con caratteristiche differenti, da Jesus, Moreno a Kolarov, mentre a destra possibilità di cambiare ne abbiamo poche se non dovessi avere Florenzi e Peres. Stiamo facendo queste valutazioni, anche per cercare di migliorare un determinato tipo di reparto. Kolarov magari è stato meno brillante dal punto di vista della lucidità, non della corsa e della continuità. E’ stato meno lucido di altre gare. Conosciamo il suo valore e lo dovrò valutare, per capire se utilizzarlo dall’inizio. I nostri problemi più grandi sono andare a concretizzare la mole di gioco creata e mi concentro più su questo che sul singolo.”
Come si spiega gli infortuni che hanno toccato sempre gli stessi settori? La rosa è meno profonda di quello che credeva all’inizio?
“Il problema più grande è quando si fanno male in tanti tutti insieme e non ti permette di poter scegliere e di avere quelle di poter mandare i giocatori in campo dal primo minuto e questo è uno svantaggio. Fino a quando c’è stato grande turnover, sul quale tutti avevano grandi dubbi, la squadra ha retto e ha fatto molto meglio. Adesso che ho cambiato meno e ne li ho potuti allenare di più, abbiamo fatto meno risultati. E’ tutto il contrario di tutto. Dico solo che è vero che tre partite alcuni giocatori non le possono fare, ma adesso è un momento particolare, c’è il mercato di mezzo e i giocatori vanno scelti, non solo dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista mentale. Delle tre partite non posso tenerne conto più di tanto. Devo fare le valutazioni importanti sapendo che molti sono in condizione non ottimale.”
La Roma americana non ha mai ceduto giocatori importanti a gennaio. Lei si aspettava che potesse esserci la trattativa per la cessione di un big in questa sessione?
“Obiettivamente non conosco le casse o le varie situazioni. Sono venuto a conoscenza in questo periodo del fatto che si potesse prospettare un discorso del genere, ma faccio questo lavoro devo essere pronto a tutto. Detto questo non è ancora accaduto comunque quello che diciamo, è un discorso che possiamo fare successivamente. Come ha sempre fatto la gente, anche mercoledì e con l’Atalanta in casa quando la partita non è andata bene, ho visto grande sostegno dal pubblico e spero sia così anche domani. Per fare valutazioni del genere bisogna aspettare un pochino. Se dovessimo fare una cosa del genere sicuramente si lega a cose come il fair play finanziario, che voi conoscete benissimo. Cose che non devo spiegare io, ma la società.”
Visto tutti gli infortuni, qualcosa non ha funzionato nelle settimana di vacanza? Ha creato più problemi di quelli che si potevano immaginare?
“Ne ha creati molti di più, infatti alla prossima saranno fatte tante altre valutazioni. Sicuramente in questo percorso qualcosa non ha funzionato, ma sono considerazioni che vanno fatte. Magari anche non c’è stata l’attenzione da parte di tutti, parlo in generale anche da parte dei ragazzi in determinate situazioni e questo ci dovrà far pensare per il futuro.”
Su Nura.
“Nura non so quante presenze ha fatto in prima squadra. E’ un ragazzo giovane, è stato fermo tanto tempo per infortunio e si è rifatto male in tante situazioni e con molta probabilità andrà a giocare in prestito. Lo ritengo un giovane molto interessante.”
Da allenatore lei ha avuto voce in capitolo nelle trattative? Si è imposto chiedendo un eventuale sostituto di quel livello?
“Mi chiede se ce l’ho o non ce l’ho. Ce l’ho. Ho chiesto Messi e mi hanno detto che non è possibile. Ho fatto ora il discorso sul Fair Play finanziario, non è che faccio i conti in tasca alle società. Ci sarà un motivo. Nessuno, la Roma o io, si vuole privare dei giocatori importanti. E’ normale se parte qualcuno o vanno portati a casa i soldi o si investono, c’è qualcosa che non torna. Si può dire che io non sia contento di Dzeko, ma non è così il discroso, è altro. Aziendalista, non aziendalista, dite quello che vi pare. Vi dico che quando si fa questo lavoro, sono andato in contro a qualcosa che non mi sarei aspettato. Poi ci troviamo e ci sono considerazioni da fare. Le risposte adeguate non devo darle io. E’ venuto il direttore e tornerà a parlare di questo nel momento in cui si dovesse fare qualcosa. Ora Dzeko è a disposizione e lo utilizzerò fin quando sarà qui alla Roma, e mi auguro rimanga tutta la stagione almeno. Faccio questo lavoro e provo a farlo al meglio, non posso dirvi altro. Ci sono cose chiare che mi sono state dette, o accetti o torni a casa. Io ho scelto di allenare la Roma, anche nelle difficoltà e questo è un momento obiettivamente di difficoltà.”