Rincari Luce e Gas: nel 2019 novità in arrivo
di Chiara Carlini
I rincari della luce e del gas già si sono verificati a partire dal 2018 ma tra un anno ci sarà un’altra novità per i consumatori. Scoprite qual è.
I rincari luce e gas nel 2018
Nel primo trimestre del 2018, come ha comunicato l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (ARERA), le bollette della luce e del gas sono aumentate. Nello specifico per una famiglia tipo, con una potenza impegnata di 3 kW e per il gas con consumi medi di 1400 metri cubi annui, i rincari sono del 5,3% per l’energia elettrica e del 5% per il gas.
Questo è stato l’aggiornamento per i consumatori nel mercato tutelato. L’ARERA ha spiegato che l’aumento dell’elettricità è dovuto a una serie di fattori:
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Ripresa dei consumi
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Chiusura delle centrali nucleari francesi
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Dispersione di elettricità nelle reti del Sud-Italia
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Scarsa produzione di energia idroelettrica a causa dell’estate molto calda
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Aumento stagionale dei prezzi all’ingrosso del gas a livello europeo
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Aumento oneri generali di sistema per le agevolazioni alle industrie manifatturiere energivore
Invece, l’aumento del gas è dovuto alla crescita della componente materia prima per l’elevata domanda nei mesi invernali. Infatti, i consumi in aumento determinano la crescita dei prezzi all’ingrosso nel mercato italiano.
Confrontando il periodo aprile 2017 -marzo 2018 con quello dei 12 mesi dell’anno precedente la bolletta della luce segna un incremento del 7,5%, e la bolletta del gas risulta essere di circa 1044 euro per la famiglia-tipo con un aumento del 2,1%.
Il prezzo dell’energia
Il prezzo dell’energia dal 1º gennaio 2018 è di 20,626 centesimi di euro per kWh, così composto:
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Spesa per la materia energia = 10,02 centesimi di euro (di cui 8,35 costi per l’approvvigionamento dell’energia e 1,67 per la commercializzazione al dettaglio)
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Spesa per il trasporto e la gestione del contatore = 3,87 centesimi di euro
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Spesa per oneri di sistema = 4.05 centesimi di euro
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Imposte= 2,68 centesimi di euro
Le novità del 2019
Nel 2019 terminerà l’ultima fase della riforma tariffaria per gli oneri generali. Questa riforma è iniziata nel 2016, e già nel 2017 le tariffe D2 e D3 sono state sostituite con la nuova tariffa di distribuzione TD.
Con la TD le tariffe per il clienti domestici non sono più differenziate in base a scaglioni di consumo e tra residenti e non.
Obiettivi della riforma:
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Consumi energetici efficienti
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Una ripartizione equa dei costi
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Maggiore trasparenza in bolletta
Chi colpirà maggiormente?
La progressività della bolletta, adottata dopo la crisi petrolifera negli anni ‘70 per stimolare il risparmio ai consumi e diminuire gli sprechi, favoriva le famiglie più povere.
Quest’anno, per evitare maggiori esborsi ai clienti domestici con bassi consumi, l’ultima fase della riforma tariffaria che elimina la progressività è stata rimandata al 2019.
Quindi, rimane il sistema del 2017 per le componenti legate agli oneri generali dei clienti domestici dove è presente la differenziazione tra non residenti (quota fissa) e residenti (2 fasce di progressività).
Con la riforma tariffaria non ci saranno più distinzioni, e i clienti domestici con bassi consumi subiranno degli aumenti in bolletta. Ma va detto che la tariffa progressiva penalizzava l’utilizzo di tecnologie elettriche, incidendo sul costo della bolletta per i nuclei familiari numerosi e favorendo single e coppie con consumi ridotti.