Gianluca Libertini. Tecnica, qualità ed eleganza in un singolo giocatore
di Lorenzo Petrucci
Se dovessimo pensare al faro della Juniores del Tor di Quinto in questa stagione individueremo sicuramente Gianluca Libertini. Costantemente al centro del gioco, il tessuto connettivo dei rossoblù.
E non importa se rispetto al passato anno è stato leggermente arretrato, perché le giocate di classe non sono diminuite, anzi aumentate, a dimostrazione che a volte, nel calcio come nella vita, qualche metro più indietro si vedono meglio alcune cose.
Il classico calciatore che non si risparmia mai, che imposta, che crea e se c’è anche da difendere non si risparmia, senza dimenticare i 19 gol stagionali fino a questo momento.
Si 19, non è un errore. Un bottino niente male per chi in mezzo al campo ha più il compito di far fare i gol che realizzarli.
Dopo un anno di ambientamento ha convinto definitamente tutti, basti pensare come a Tor di Quinto si stiamo sfregando le mani per un elemento invidiato da molti. Ed è scontato dire che il centrocampista classe ‘99 a un anno e mezzo dal suo trasferimento a Via del Baiardo è tra i migliori giocatori nel suo ruolo.
Un gol e due assist nell’ultimo turno di campionato contro l’Almas Roma, perché oltre al ricco bottino di gol ha messo in cascina anche diversi assist ai compagni di squadra, un po’ come a dire “tranquilli ci penso io”.
Chi lo conosce da anni, non può nascondere che la parabola di Libertini è cresciuta esponenzialmente partita dopo partita, con la vittoria a giugno scorso del tricolore col Tor di Quinto.
E se la passata estate qualche interessamento c’era stato, non si può nascondere, anche di società professionistiche, dopo un 2017/18 di questo livello si può tranquillamente immaginare che per Gianluca sia arrivato il momento del grande salto.