Torneo delle Regioni 2018, intervista al tecnico della Juniores, Marco Ippoliti
Ufficio stampa CR Lazio LND
Chiamarla partenza ad handicap è forse troppo; ma, certo, le defezioni che hanno ridisegnato la rosa della Rappresentativa Juniores del Lazio non sono cosa di poco conto. «No, direi proprio di no. Quattro ragazzi che all’ultimo momento hanno dovuto dare forfait per infortuni sono una bella difficoltà», spiega Marco Ippoliti, il tecnico che per il secondo anno di fila guida la squadra rappresentativa degli under 18.
Marco, tuttavia, è un allenatore con le spalle larghe, come si dice in gergo. Uno che di situazioni difficili ne ha vissute in passato e con esse si è sempre ben confrontato.«Fasciarsi la testa prima di essersela rotta non sempre a niente», la frase di prammatica del tecnico romano. «Dico questo perché i ragazzi che abbiamo visionato in questi mesi sono tanti e ci sono delle valide alternative che ci lasciano tranquilli», spiega Ippoliti, che sposa un classico 4-4-2 per questo torneo.«Che sarà difficile, inutile nascondercelo. E’ intenso, nasconde insidie in ogni partita, chiunque sia l’avversario, ma andiamo in Abruzzo con tanta fiducia».
Il primo avversario è la Lombardia, un ostacolo alto. «Vorrà dire che dovremo subito fare bene per non trasformare la prima fase in una fase a inseguimento», avverte il tecnico. I venti ragazzi che stamane si sposteranno in Abruzzo sono in parte costituiti dai 2000 che hanno già fatto bene al Caput Mundi. «Sì, abbiamo visto che le loro qualità si sposano bene con la manifestazione e che possono dare un valido contributo al gruppo. Sono quasi tutti ragazzi che giocano in Eccellenza e, quindi, che hanno già una buona esperienza di gare difficili e impegnative. Oltretutto, hanno delle buone qualità tecniche che ci consentiranno di sviluppare diverse soluzioni di gioco».
Ragazzi capaci sul piano tecnico, ma anche ragazzi con una buona dose di grinta. «Sì, il gruppo credo possa dare ampie garanzie sull’aspetto caratteriale. Sono sicuro che in mezzo al campo, nel rispetto della sportività, sapranno farsi valere. Così come sono sicuro che fuori dal terreno di gioco in questo torneo dimostreranno la loro maturità». Lo scorso anno, la Juniores arrivò in finale, perdendo davvero il treno della vittoria per un soffio (gol subito all’ultimo…). «E allora ripartiamo da lì, con l’obiettivo di fare un passettino in più in avanti», la carica di Ippoliti, che il suol bel numero di finali, anche vestendo i panni di Davide contro Golia, le ha giocate e vinte.