Artisti da collezione
di Giuseppe MASSIMINI
Non si può negare che oggi il mercato dell’arte è sempre meno rassicurante: tra le aste televisive e falsi d’autore si è sempre più disorientati. Ci sono sempre meno collezionisti che investono sul nuovo. Ma qualche segno per “il nuovo” si percepisce all’orizzonte. E allora cosa non si può proprio ignorare tra le tante proposte dell’oggi? Proponiamo 6 artisti che più di altri hanno trovato ascolto e consensi.
Maurilio Cucinotta vive a Roma. Approfondisce la sua attività artistica nello studio del maestro Aligi Sassu e dello spagnolo José Libera. Agli inizi della sua attività rielabora il mondo classico con una figurazione simbolista; poi si avvicina alla pittura surreale con qualche escursione in campo metafisico e si costruisce una propria identità che, soprattutto in questi ultimi anni, ha raggiunto una pienezza e una sua autonomia di voce. Pino Spagnuolo, nato a Cesinali in provincia di Avellino, da oltre 50 anni vive a Roma. La sua arte non ha mai smesso di aprire nuove strade e sperimentare cammini diversi. Prima una lunga esperienza figurativa, poi uno sguardo alla pittura impressionista e l’inizio di una nuova stagione pittorica colmo di una libertà espressiva che nel tempo è diventata sempre più materica, gestuale e di intensa vibrazione cromatica. Rosita Sfischio, inizia la sua attività alla fine degli anni settanta. Colpiscono subito, osservando i suoi dipinti, la curata raffinatezza dei particolari e l’uso del colore governato con una grande maestria tecnica.
Dipinge paesaggi, ritratti, e figure femminili. Negli anni “studia e approfondisce il gioco dei veli, le trasparenze e le sovrapposizioni delle immagini”, e ci regala opere straordinarie che si presentano con una vivezza di timbro e gamme tonali ariose. Vive e svolge la sua attività artistica a S. Severo (Foggia). Maria Felice Petyx vive ed opera a Roma. Prima la terra cruda, poi la terracotta e, infine, avviato il suo cammino di scultrice, la ceramica raku. Al periodo figurativo segue, prima, una fase decorativa poi, a partire dagli anni novanta, una ricerca compositiva più libera e lontana da un lirico realismo della prima maniera. Ha saputo trasformare le sue lezioni (per anni ha insegnato modellazione a Betlemme), in nuovi campi di ricerca, ancora oggi in continua evoluzione. Paolo Cannucciari (Roma) da autodidatta si esprime con una “stenografia” di segni dipinti fino a riempire la superficie del quadro, a coprire la tela. Ogni suo dipinto non rappresenta mai un epilogo, è anche l’inizio di un nuovo racconto.
Sono tutti abitati dalla stessa tessitura di segni dove si mescolano e si sovrappongono brandelli di ricordi personali, uno sguardo sul mondo contemporaneo e il preludio all’avvento di un’era nuova. Susy Senzacqua si forma a Roma nello studio del fotografo Francesco Cretara; nel 1974 ottiene la cattedra di fotografia e grafico pubblicitario all’Istituto Statale d’Arte di Roma e dagli anni 80 si dedica alla pittura. Uno dei primi lavori “I colori del mare” viene premiato dalla Galleria Gadarte di Firenze. Dal 2005 dipinge opere che hanno come soggetto i “cieli” e che negli anni a venire diventeranno il tema portante della sua pittura. Sullo stesso tema ha realizzato più cicli: “La linea dell’orizzonte tra cielo e mare”; “Paesaggi di nuvole”, “Grandi nuvole”.