Alan Ballatore (prep. portieri Viterbese): “grande soddisfazione per U15 e U17, alleno tutti portieri importanti e con futuro”
di Lorenzo Petrucci
“Vedere due squadre alle fasi finali nazionali è un’emozione importante. Per me questo è il quarto anno che alleno nei professionisti ed è la seconda volta che mi capita di entrare nei play off, però con due categorie è eccezionale e un’emozione unica, soprattutto per me che ho 26 anni ed entrare nella storia della Viterbese alla mia età è molto importante ed emozionante a livello personale.
Raggiungere questo obiettivo non è stato facile, io sono partito inizialmente il 21 agosto con l’Under 15 che era la categoria che mi era stata assegnata quest’anno dal Direttore Piccioni, poi a novembre mi sono state affidate tutte le categorie dai Giovanissimi fascia b alla Berretti perché il precedente preparatore ha dovuto lasciare l’incarico per impegni lavorativi. Mi sono quindi trovato su un lavoro già avviato continuando il lavoro del collega mettendoci poi la mia esperienza e passione e ho lavorato sempre con entusiasmo arrivando fino a questi grandi traguardi.
Io dal lunedì al venerdì ho gli allenamenti e il fine settimana le partite. Per organizzare meglio il mio lavoro ho diviso gli allenamenti in due gruppi in due sedute. Nel mio lavoro ci metto sempre voglia, passione e il lavoro è per questo sempre più facile e arrivare a traguardi importanti è ancora più soddisfacente.
La mia carriera è iniziata sei anni fa a Sulmona in Eccellenza allenando anche la Juniores Regionale vincitrice del campionato, l’anno successivo sono passato in Eccellenza con l’Avezzano calcio dove facevo il secondo allenatore in Prima Squadra e il primo della Juniores elite. L’anno successivo mi chiamò L’Aquila calcio e anche lì avevo la Berretti e gli Allievi Nazionali per poi approdare in dicembre ad Avellino. Lo scorso anno sono stato alla Maceratese con l’Under 15, Under 17 e Berretti. E quest’anno ho avuto la chiamata dal Direttore Piccioni alla Viterbese e ho subito accettato.
Il mio sogno è quello di allenare un giorno una Nazionale di settore giovanile. Preferirei non Prima squadra perché mi piace rispecchiarmi nel portiere e seguire la crescita di un giovane.
Io come allenatore mi reputo molto un tattico, nel senso che oggi il 90% delle parate si fanno con la tattica con una posizione corretta in porta. Mi piace quindi allenare la tattica in allenamento perché al ragazzo devi dare il giusto consiglio nelle situazioni che potrebbero succedere il sabato e la domenica.
A me piace il portiere che giochi alto e con i piedi, anche perché ormai è un ruolo aggiunto, un libero in campo.
Non mi piace molto parlare del singolo di quale portiere sia cresciuto maggiormente in questa stagione, ma voglio dire che ho avuto la fortuna che la società mi ha messo a disposizione portieri di livello, dai 2003 fino alla Berretti. Io ho dato solo la mia esperienza e il mio modo di lavorare e secondo me ogni categoria ha dei portieri importanti, da Proietti, Buzzi, Torelli, Gasparri, Bernabei, Bertolini, Monni, Ricci, Amalfitano, sono portieri che in ogni squadra che giocheranno saranno sempre titolari.
A me piace stare dietro le quinte però la soddisfazione di raggiungere traguardi importanti me la prendo con piacere.”