“Senza confini”: fino al 2 giugno la mostra al Museo Archeologico di Sezze
di Giuseppe MASSIMINI
Prosegue fino al 2 giugno al Museo Archeologico di Sezze la mostra “Senza confini”.
Articolato in tre sezioni il percorso si snoda tra due opere capitali del Museo Archeologico, il capolavoro di Orazio Borgianni (1574-1616), un quadro della pittura italiana a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento e il magnifico mosaico policromo decorato a cubi prospettici di età tardo repubblicana. L’esposizione raccoglie una quarantina di opere tra dipinti, sculture e disegni di 15 artisti contemporanei, diversi per generazioni e aree di appartenenza, che più di tutti hanno trovato ascolti e consensi nel variegato panorama dell’arte nostra ultima.
Il percorso inizia con “Capitano di ventura” di Maurilio Cucinotta e continua con “Mondi lontani” di Felixandro. Pino Spagnuolo impagina “Profeta” e Paul De Haan tinge di nitidezza chiaroscurale “Expectation”. Di poesia pittorica i paesaggi di Rosita Sfischio e le composizione di Marco Diaco. Gli fa eco “Omaggio al perugino” di Cecilia Bossi. Il dialogo continua con “Tessuto cosmico” di Beatrice Palazzetti e con “Isidespezzata” di Anna Salvati. Tra gli altri dipinti “La notte stellata” di Paolo Cannucciari, e il risveglio della natura di Monica Bavaro. Si confrontano, poi i legni dipinti di Fabio Santori e le sculture in creta di Maria Felice Petyx e di Angela Ronzoni. Toni sempre più visionari, invece, nei “Cieli” di Susy Senzacqua